di abitudine: ogni volta che ci troviamo in “quella” situazione, mettiamo in atto “quel”
comportamento, poiché così ci è stato insegnato.
La molteplicità delle norme
Le norme sociali che governano la nostra vita quotidiana
sono innumerevoli e insorgono a ogni istante: talune sono leggi (per esempio il codice
della strada), altre sono in primo luogo norme morali (come quella di non uccidere),
altre ancora si sono consolidate come semplici abitudini (non mangiare con le mani).
Alcune sono norme esplicite, ossia note e tematizzate nei discorsi della gente, altre im-
plicite, ossia inconsapevoli. Ciò che tutte le norme hanno in comune è però il fatto di
essere regole condivise dalla maggior parte dei membri di una società, delle specie di
“convenzioni” tra coloro che ne fanno parte (il più delle volte implicite e maturate nel
corso dei secoli). Ogni società ha di conseguenza le proprie norme, che non necessa-
riamente corrispondono a quelle delle altre società.
Questo naturalmente non toglie che alcune norme sociali, come quella di non uccide-
re, rispecchino valori morali universali. Ma quel che contraddistingue una norma so-
ciale come tale non è di corrispondere o meno a valori universali.
Una norma è sociale
quando
il motivo che ci spinge a seguirla è “sociale”, ossia quando
il motivo per cui la
rispettiamo è di poter continuare a vivere pacificamente in quella determinata so-
cietà
, in cui (consapevolmente o inconsapevolmente) desideriamo vivere. E, a questo sco-
po, siamo disposti a sacrificare, modificare, educare le nostre inclinazioni più personali.
Le domande
del presente
Perché non mangiare con le mani?
umano assoggettato a delle norme sociali.
Tali norme sono il risultatodella standardiz-
zazionedi determinatimodi di comportarsi,
cioè la tendenza a uniformare i diversi tipi
di comportamento ad alcuni modelli di ri-
ferimento. La società ha “deciso”, nel corso
dei secoli, che cibarsi per mezzo di posate
è “meglio” che farlo con le mani. E tutti co-
loro che non amano vivere ai margini della
Le norme comunemente condivise dai
membri di una società
Le norme sociali
regolano i campi più disparati della vita
umana, nella misura in cui essa ha a che
fare con quella altrui. Per esempio nella
nostra società una norma comunemente
accettata vuole che il cibo venga portato
alla bocca con le posate, non con le mani.
Sostanzialmente tutti imembri della società
condividonoe rispettanoquesta regola, an-
che se da essa non deriva alcun vantaggio
immediato (quale sarebbe, per esempio,
quellodi riuscire amangiaredi più), e anche
se nessuna legge sancisce una punizione
per i trasgressori.
Vi sono solo alcune eccezioni che la socie-
tà ha deciso di tollerare, come il caso degli
individui che stanno ancora apprendendo
le regole del vivere in società (vale a dire i
bambini), oppure alcune circostanze parti-
colari (il panino, la pizza, la coscia di pollo).
Lenormesociali sono il risultatodi abitu-
dini codificate
Il comportamentodurante i
pasti èunodei tanti tipi di comportamento
società tendono spontaneamente ad assi-
milare e fare propri i modi di comportarsi
che, come per l’usodelle posate a tavola, la
societànel suocomplesso ritienepreferibili.
I comportamenti che più di altri permetto-
nodi non turbare l’ordine sociale circostan-
tevengono interiorizzati dai singoli soggetti
nel corso della loro vita e diventano così
norme condivise dai più.
Una scena dal film
Un americano a Roma
,
diretto da Stefano Vanzina (1954).
Q
ualche domanda
➜
Per quale motivo
i membri di una
società seguono le
norme sociali?
➜
Quali sono le
caratteristiche delle
norme sociali?
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