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Unità 1
I suoni e le lettere della lingua italiana
L’elisione, infine, è
proibita
:
con gli articoli
lo
e
la
, le preposizioni articolate da essi derivanti (
dello
,
della
,
allo
,
alla
ecc.) e gli aggettivi dimostrativi terminanti per vocale
seguiti
da parole comin-
cianti con i dittonghi
ia
,
ie
,
io
,
iu
, cioè per
i
semiconsonantica vocale
:
lo Ionio
,
della iuta, questa iella;
con l’articolo indeterminativo
uno
, perché davanti a vocale esso è sostituito dalla
forma tronca
un
:
un amico
;
con il pronome personale femminile
le
singolare (= “a lei”, e quindi complemento
di termine) e plurale (= “esse”, “loro” e quindi complemento oggetto):
le annunciai
,
le avvertii
;
con il pronome personale maschile plurale
li
:
li invitai
;
con la particella pronominale
ci
davanti a parole inizianti per
a
,
o
,
u
e alle forme
del verbo
avere
comincianti per
h
(
ho
,
hai
,
ha
,
hanno
):
ci aspetta
,
ci onora
,
ci hanno
invitato
. Le trascrizioni con l’apostrofo di espressioni di origine parlata come “Cosa
c’hai?”, “C’ho bisogno di te” ecc. sono dunque scorrette: la consonante
c
davanti
alle vocali
a
,
o
,
u
ha, infatti, suono duro e simili trascrizioni andrebbero lette “Cosa
k’hai?”, “K’ho bisogno di te” perché la
c
elisa assumerebbe un suono velare:
ci oc-
corse
non può essere eliso perché
c’occorse
dovrebbe essere pronunciato
coccorse
;
con la preposizione
da
, tranne che in poche locuzioni come
d’ora in poi
e
d’ora
innanzi
, per evitare la confusione con la preposizione
di
: provenire
da Agrigento
,
appartamento
da affittare
;
con le parole che, in una sequenza di più parole, provocano già l’elisione della paro-
la precedente:
un’altra amica
è preferibile a
un’altr’amica
; ma si veda
quest’altr’anno
.
6.2
Il troncamento
Il
troncamento
consiste nella caduta della vocale finale atona o dell’intera sillaba fi-
nale di una parola davanti alla vocale o alla consonante iniziale della parola seguente:
qual è un uomo un gran fracasso alcun rumore
Come si può vedere dagli esempi, esso, diversamente dall’elisione,
non è mai indicato
dall’apostrofo
.
Il troncamento è
obbligatorio
:
con l’articolo indeterminativo
uno
:
un amico
,
un cane
;
con gli aggettivi indefiniti
alcuno
,
nessuno
,
ciascuno
, usati al maschile singolare:
alcun
sollievo
,
nessun uomo
,
ciascun partecipante
;
con l’aggettivo
buono
:
buon uomo
,
buon gusto
;
con gli aggettivi
bello
,
santo
e
quello
ma solo davanti a parole maschili singolari
inizianti per consonante che
non sia
s
preconsonantica
,
x
,
z
,
ps
,
gn
:
bel tipo
,
san
Pietro
,
quel libro
;
con i nomi indicanti posizione sociale o attività professionale come
signore
,
pro-
fessore
,
dottore
,
ingegnere
,
cavaliere
,
frate
e
suora
seguiti da un nome proprio:
il
signor Antonio
,
il professor Rossi
,
il dottor Bianchi
,
l’ingegner Carrara
,
fra Cristoforo
,
suor Maria
. Con questi nomi, il troncamento avviene anche davanti a
s
preconso-
nantica:
l’ingegner Scotti
,
il dottor Sperandini
;
con le parole come
amore
,
bene
,
fiore
,
fine
,
fino
,
male
ecc., quando sono usate in
particolari espressioni fisse:
amor proprio
,
ben detto
,
fior fiore
,
fior di panna
,
fin qui
,
in fin dei conti
,
mal di testa
ecc.