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Il secondo Novecento
La filosofia dei padri dell’empirismo novecentesco si concentra allora sulla
chiarificazione
del pensiero
attraverso l’
analisi del linguaggio
mediante il quale il pensiero viene espres-
so. In quanto analisi del linguaggio, questo modo di concepire la filosofia è detto
filosofia
analitica
. Essa non è tuttavia una scuola, non ha in comune contenuti definiti: è piuttosto
un
modo di fare filosofia
, uno “stile”.
Il fenomeno del linguaggio è, dunque, oggetto di un’attenzione privilegiata. Il linguaggio è
composto di
termini
(nomi o predicati), e i termini possono essere messi in relazione fra
loro per comporre
enunciati
. Gli enunciati sono espressioni linguistiche dotate di signifi-
cato, e possono essere di vari tipi:
enunciati dichiarativi
, come «la porta è chiusa»;
enunciati imperativi
, come «chiudi la porta!»;
enunciati esclamativi
, come «oh, se la porta fosse chiusa!»;
enunciati interrogativi
, come «è chiusa la porta?».
L’enunciato dichiarativo viene chiamato “asserzione” o “proposizione”: esso è o vero o fal-
so. Al contrario, gli altri tipi di enunciati non possono essere né veri né falsi.
Un altro aspetto caratteristico dell’empirismo è l’attenzione per la
logica
, disciplina che stu-
dia le
regole di deduzione
e di
implicazione tra gli enunciati
.
La filosofia dell’empirismo novecentesco è quindi una filosofia che riprende dalla logica al-
cuni strumenti fondamentali e assume la logica come
modello di chiarezza
.
PER SInTETIZZARE
• Quale atteggiamento ha la filosofia dell’empirismo nei confronti della scienza?
Si contrappone a essa o attribuisce importanza ai suoi risultati?
• Che cos’è la filosofia analitica?
2.1 George Edward Moore
Due filosofi formatisi nella Cambridge di fine Ottocento sono ritenuti i
fondatori
della
fi-
losofia analitica: George Edward Moore
(1873-1958) e
Bertrand Russell
(1872-1970).
Moore è uno dei più importanti
filosofi morali
del Novecento, ma importante è anche la
sua riflessione sulla
conoscenza
, nella quale sono espliciti due elementi:
1.
il
richiamo al senso comune
;
2.
la
critica della filosofia dell’idealismo
.
Tali elementi sono due tratti predominanti dell’empirismo novecentesco.
2.1.1 La difesa del senso comune
Fin dai primi scritti sulla
teoria della conoscenza
,
Moore
polemizza con la concezione
dell’
idealismo
che è predominante nella filosofia inglese del tempo, per l’influenza di pen-
satori come
Francis H. Bradley
(1846-1924). Su tale concezione Moore si era formato e ini-
zialmente l’aveva fatta propria.
FILOSOFI
A
CONFRONTO
Per Bradley, il mondo percepito dai sensi è solo apparenza e nasconde una realtà ultima che
è un’assoluta unità.
Moore
critica la
tesi di Bradley
secondo cui «ogni cosa che è, è qualcosa di mentale», cioè
la tesi per cui ciò che esiste si riduce a ciò che viene percepito dalla coscienza.
FILOSOFI
A
CONFRONTO
Termini ed enunciati
La centralità della
logica
Filosofo della morale e
della conoscenza
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