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1. Il contesto storico
1.1 L
a
S
econda
guerra mondiale
I conflitti globali e regionali che attraversano l’Eu-
ropa degli anni Trenta portano alla guerra, dopo
l’ennesimo atto di aggressione tedesco: l’occupazio-
ne di parte della Polonia nel 1939, compiuta dopo
aver ottenuto la neutralità dell’Urss con un accor-
do di spartizione del territorio polacco. Di fronte
a questo atto Francia e Gran Bretagna dichiarano
guerra alla Germania.
La prima fase del conflitto
All’inizio la Germania conduce il conflitto da sola,
occupando in breve tempo buona parte dell’Euro-
pa (Finlandia, Danimarca, Belgio, Francia, Olanda)
e aggredendo i territori coloniali francesi e ingle-
si. L’anno successivo (1940) anche l’Italia entra in
guerra occupando territori nei Balcani e in Africa,
e il Giappone aderisce all’alleanza chiamata Asse
Roma-Berlino-Tokyo. Nel 1941 la Germania attacca
l’Urss, invadendola da ovest, e il Giappone gli Usa,
con il bombardamento di Pearl Harbor, nell’ocea-
no Pacifico. Alla fine del 1942 le potenze dell’Asse
hanno raggiunto il punto massimo di espansione
politica e militare, ma l’ingresso in guerra degli Usa
e dell’Urss, a fianco della Gran Bretagna e dei Paesi
del Commonwealth (gli Alleati) avrebbe ben pre-
sto ribaltato le sorti della guerra. Al loro fianco si
schierano infatti non solo gli alleati di Usa e Gran
Bretagna, ma anche i movimenti dei Paesi occupati
dalle potenze dell’Asse, come la Resistenza france-
se, quella cinese e, dopo l’armistizio dell’8 settem-
bre 1943, quella italiana.
La seconda fase e la vittoria degli Alleati
L’anno di svolta della guerra è il 1943: la resistenza
russa a Stalingrado provoca la progressiva ritirata
tedesca e italiana. Intanto gli Alleati recuperavano
terreno anche nel Pacifico, in Oriente e in Africa,
mentre in diversi Paesi europei si facevano sempre
più forti i movimenti di Resistenza. In Italia le dif-
ficoltà della guerra portano alla caduta di Mussoli-
ni e all’armistizio con gli Alleati, che ha come con-
seguenze la spaccatura del Paese, in gran parte oc-
cupato dai nazisti che favoriscono la nascita di uno
Stato fascista al centro-nord, la Repubblica di Salò.
L’avanzata alleata prosegue nei due anni successivi
con la progressiva liberazione dei territori occupati
dalle potenze dell’Asse, non solo in Italia.
La guerra si conclude nel corso del 1945 con la vit-
toria degli Alleati, prima in Germania e in Italia e
poi con la resa del Giappone, dopo i bombarda-
menti nucleari di Hiroshima e Nagasaki il 6 agosto.
La persecuzione degli ebrei e i campi di sterminio
Nella fase finale della guerra si scopre anche la tra-
gica realtà dei campi di sterminio e il tentativo na-
zista di cancellare la popolazione ebraica dall’Eu-
ropa e di eliminare altre minoranze (rom, omoses-
suali, avversari politici) la cui esistenza era incon-
ciliabile con l’ideologia sociale e politica del regi-
me hitleriano.
Il contesto
1 settembre 1939:
mentre la radio tedesca diffonde l’inno
Deutschland uber alles
,
viene annunciata la dichiarazione di guerra alla Polonia.
Fotografia di Heinrich Hoffmann.
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