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MODULO 3
La gestione dei lavori
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lezione
La documentazione
di cantiere
Il ruolo del tecnico nel cantiere
L’evoluzione recente della normativa edilizia è contraddi-
stinta dalla ricerca di
semplificazione
degli adempimenti
soprattutto a carico del Committente/investitore. Tuttavia,
la qualità complessiva dell’opera e il rispetto delle leggi
non possono venire meno e quindi il tecnico incaricato
(o i tecnici) ha assunto un ruolo nel procedimento e, sul-
le sue competenze, si sono spostate le responsabilità im-
mediate di controllo non solo del cantiere ma anche della
completezza e fondatezza degli atti che egli invia a tutti gli
enti in qualche modo competenti.
La Pubblica Amministrazione è incaricata di verificare il
rispetto delle norme eseguendo
controlli
sui progetti e sui
cantieri (in genere a campione o su segnalazione), esami-
nando sia ciò che viene redatto in fase di progettazione sia
la conduzione dei lavori in termini di regolarità urbanisti-
ca e di sicurezza. In particolare:
– il Comune accerta che la costruzione eseguita sia confor-
me al progetto autorizzato, tramite i propri Uffici Tecnici e
il corpo di Polizia Municipale;
– la AUSL e l’Ispettorato del Lavoro verificano che i lavori
in cantiere siano condotti nel rispetto delle norme generali
di sicurezza;
– gli altri enti coinvolti verificano la rispondenza del pro-
getto o del realizzato a quanto da loro prescritto (VVF,
Soprintendenza, gestori delle reti impiantistiche, ecc.).
La documentazione di progetto
In attesa che alla semplificazione formale segua un’effetti-
va riduzione degli adempimenti, oggi i progettisti e i tec-
nici di cantiere sono responsabili della raccolta di tutta la
documentazione che, in caso di accertamenti, deve dimo-
strare non solo l’idoneità dell’opera ma anche quella del
cantiere e di tutti coloro che vi operano. La moltiplicazio-
ne delle casistiche di intervento e l’estrema variabilità delle
leggi regionali e locali non permettono di fornire una lista
esaustiva di tutte le autorizzazioni o adempimenti tecnici
da svolgere per ciascun singolo intervento ma solo di in-
dicare un criterio procedurale da seguire per raccogliere le
documentazioni.
In primo luogo occorre definire la
categoria
dell’inter-
vento che si intende attuare (nuova costruzione, ristrut-
turazione, manutenzione straordinaria, ecc.) e stabilire
dove questo è
localizzato
, così da verificare la fattibilità
dell’opera e i suoi termini di attuazione alla scala urba-
nistica.
Successivamente occorre identificare, attraverso i regola-
menti nazionali, regionali, provinciali e locali, quali auto-
rizzazioni è necessario ottenere per poter concludere l’iter
progettuale e attivare il cantiere.
Le
documentazioni
che in genere si inviano
al Comune
,
preventivamente all’apertura di un cantiere, sono:
– la richiesta del titolo urbanistico (ove previsto) per dare
corso ai lavori, cioè il Permesso di Costruire (P.C.) o la Di-
chiarazione di Inizio Attività (DIA);
– la Comunicazione Opere Minori ai sensi dell’art. 6 del
D.P.R. 380/01, con i relativi allegati;
– l’attestazione delle destinazioni d’uso dell’area e lo stato
di consistenza dell’edificato (dimensioni e caratteristiche
generali) negli interventi su edifici esistenti;
– la richiesta di certificazione di punti fissi per le nuove co-
struzioni, cioè l’individuazione di capisaldi certi per confi-
ni e quote altimetriche;
– la denuncia delle opere in cemento armato o acciaio e il
progetto strutturale nel rispetto delle norme antisismiche;
– il deposito del calcolo per il risparmio energetico del fab-
bricato e la relazione sui mezzi utili a migliorarne l’effi-
cienza energetica (pannelli fotovoltaici, ecc.);
– la Dichiarazione Unica di Regolarità Contributiva
(DURC), che attesta il rispetto degli obblighi previdenziali
e di sicurezza di tutte le imprese e gli artigiani che lavore-
ranno in cantiere.
A questo proposito occorre precisare che, anche se il di-
sposto di legge cui fa capo la semplice Comunicazione
(cioè l’art. 6 del D.P.R. 380/01) non identifica il DURC fra
i documenti da consegnare alla Pubblica Amministrazio-
ne, molte Regioni hanno già provveduto a inserire tale atto
fra quelli obbligatori, ritenendolo parte integrante delle
informazioni sull’impresa incaricata dei lavori. La fase di
autorizzazione del progetto è quindi solo la prima di un
lungo elenco di adempimenti che devono essere sviluppati
dai tecnici e che richiedono documentazioni specialistiche
da tenere sempre in cantiere, a disposizione degli enti che
sorvegliano l’attività edile, come la Polizia Municipale, gli
ispettori delle AUSL o l’Ispettorato del Lavoro (
tabella 1
).
La documentazione di cantiere
Per dare inizio alle attività di un cantiere occorre avere
già ottenuto tutte le
autorizzazioni
previste per eseguire
l’opera (nuova o da modificare) da parte degli organi pre-
posti al controllo delle attività edilizie sul territorio.
Non sempre, però, queste autorizzazioni sono necessarie
all’atto del deposito della richiesta di titolo edilizio pres-
so il Comune, in quanto molte Amministrazioni hanno
oggi introdotto la facoltà, per il Progettista, di svolgere le
pratiche autorizzative “in parallelo”, ammortizzando così
i tempi di verifica dei diversi enti.
In generale comunque, fino a quando non si sono ricevuti
tutti i permessi, non è possibile cominciare i lavori o in-
viare una Comunicazione di inizio lavori (nei casi in cui
questa è prevista).
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