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Presentazione
Alcuni argomenti introdotti in modo generale nelle prime lezioni sono poi ripresi e approfonditi
nelle lezioni successive. Alla fine di ogni lezione viene proposta una verifica delle conoscenze
apprese sull’argomento trattato nella lezione (Verifica le tue conoscenze). L’insieme delle lezioni
afferenti a uno stesso argomento è organizzato in Unità di apprendimento.
Ogni Unità inizia evidenziando i prerequisiti e per verificarli viene fornito un breve test (Accertamento
dei prerequisiti). Sono inoltre evidenziate le conoscenze, competenze e abilità che lo studente rag-
giungerà alla fine dell’Unità.
La conclusione di ogni Unità è costituita da:
• una sintesi articolata per lezione;
• una sezione “Domande per l’orale”, con possibili domande per l’interrogazione e riferimenti
alle lezioni in cui gli argomenti sono svolti. On line le risposte, anche in formato mp3. Si
tratta di un utile strumento per il ripasso e il recupero
in itinere
;
• un momento di preparazione al compito in classe (“Preparati al compito in classe”), con un
compito svolto e uno simile proposto da svolgere;
• una sezione “in English, please” che contiene una sintesi dei contenuti dell’Unità, degli eser-
cizi e un glossario con i termini più usati, tutto in lingua inglese.
Alcuni termini tecnici sono stati lasciati volutamente in inglese perché usati comunemente nel
linguaggio delle reti e perché non esiste una traduzione adeguata in italiano.
Si è invece scelto di tradurre altri termini riportando poi nel testo a volte il termine in italiano,
altre volte quello in inglese, così da rafforzarne la conoscenza e spingere gli studenti a utilizzarli.
Tali scelte derivano dalla consapevolezza che gli studenti devono acquisire la terminologia in
uso per le reti, la quale utilizza correntemente termini in inglese.
Si è scelto di non inserire le problematiche relative alla sicurezza in un’Unità a sé stante, ma di
trattarle in modo contestuale, ossia ogni qualvolta l’argomento trattato presenti delle vulnera-
bilità, queste sono state evidenziate, fornendo le soluzioni che sono state introdotte a livello di
standard o più semplicemente possibili accorgimenti da mettere in atto per rendere la rete e le
applicazioni sicure. Alla sicurezza sarà dato ampio spazio nel volume per il quinto anno, dove
si presenteranno scenari più complessi nei quali il fattore sicurezza è fondamentale.
In molte Unità sono state inserite attività pratiche da svolgere in laboratorio, alcune riguardano
lo sviluppo di applicazioni di networking in linguaggio C++ o Java, altre l’utilizzo di strumenti
software per l’analisi dei protocolli di rete (per esempio Wireshark), altre ancora prevedono di
usare i comandi presenti nei Sistemi Operativi (in particolare Windows e Unix/Linux) che con-
sentono di ottenere informazioni utili per il controllo della rete e dei servizi.
Si vuole infine evidenziare le attività da svolgere usando il simulatore di reti Packet Tracer. Si
ritiene infatti particolarmente importante l’utilizzo nell’attività didattica di uno strumento di
simulazione che consenta allo studente di esercitarsi nella creazione di scenari di rete anche
complessi, e di svolgere su di essi analisi di tipo “what if” (
cosa succede se ...
). Si è quindi scelto
di raccogliere nell’ultima Unità alcune esercitazioni da eseguire con Packet Tracer, le quali, però,
possono utilmente essere realizzate nel corso dell’anno contestualmente allo sviluppo delle relati-
ve parti teoriche. Altre esercitazioni da realizzare con Packet Tracer saranno messe a disposizione
sul sito web.
Si desidera ringraziare Mario Battù, Massimiliano Canicattì, Massimo Chiappone, Roberto
Frattini, Claudio Gilardi e Alessandro Venia per la loro grande disponibilità a effettuare inter-
venti presso le nostre scuole per introdurre gli studenti nel mondo dell’internetworking in modo
semplice, attuale e con uno sguardo al futuro. Il confronto con questi esperti ha contribuito al
nostro aggiornamento in un campo in continua e rapida evoluzione e ci è stato di aiuto nella
stesura di molte delle Unità formative di questo testo.
Si desidera inoltre ringraziare Andrea Blanchietti e Marco Sammartino per il contributo alla
realizzazione delll’Unità 14.
Gli Autori
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