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L’impianto elettrico negli edifici ad uso civile: tecnologie tradizionali
M
DUL
M
olto spesso la lampada è
precablata
, cioè è già predisposta per il collegamento.
La situazione è messa in evidenza dalla figura 1: quando la lampada viene in-
serita nell’apposito vano dell’interruttore, i contatti della lampada si collegano ai
morsetti dell’interruttore. In questo caso, all’interno del contenitore, in serie alla
lampada, è incorporata una resistenza che serve a far diminuire la tensione ai capi
della lampada a scarica, essendo eccessivamente elevata la tensione di 230 V.
B
A
1
A
2
contatti
che entrano
in connessione
con i morsetti
dell’interruttore
a lampada inserita
nell’interruttore
vengono connessi
i contatti
A
1
e
B
mentre
A
2
rimane
inutilizzato
(generico) (unipolare)
schema
interruttore
con lampada spia
unifilare
topografico
montaggio
L 1
LEGENDA SIMBOLI n. 2
Fig. 1
Dall’esame della tavola n. 2 possiamo effettuare le seguenti osservazioni.
•
Si è ipotizzato di avere a disposizione una linea con fase, neutro e conduttore di
protezione, con una
posa sotto pavimento
(in tal caso i cavi sono protetti da un
tubo pieghevole di tipo pesante). La cassetta da cui far derivare le linee di alimen-
tazione è situata in basso, a 20 ÷ 30 cm dal pavimento.
•
L’impianto di alimentazione del lampadario prosegue con una posa sottotraccia,
con i cavi infilati in tubi protettivi di tipo pieghevole leggero.
•
La lampada è collegata, con un tubo pieghevole, direttamente alla scatola con gli
interruttori: per tale ragione all’interno di quest’ultima dovranno passare anche il
conduttore di neutro e di protezione.
•
Non è necessario portare alla scatola portafrutto due fasi diverse per l’alimenta-
zione dei due interruttori: è possibile portare un solo filo di fase e collegare in
parallelo i due interruttori mediante un
ponte
interno alla scatola.
•
Si fa notare che in questo esempio sono state rappresentate tutte le tre lampade
costituenti il lampadario. Nel caso più generale in cui il lampadario sia costituito
da un numero maggiore di lampade, sempre suddivise in due gruppi distinti,
può essere conveniente rappresentare nei disegni solo due punti luce, indicando,
vicino ad ognuno di essi, il numero effettivo di lampade da cui è composto.
E s e r c i z i
1-3, pagg. 349-350.