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U
n lampadario è, spesso, costituito da un insieme di lampade mediante le qua-
li è possibile ottenere diversi gradi di luminosità in relazione alle esigenze del
momento. Come esempio consideriamo un lampadario costituito da tre lampade
uguali: L
A
, L
B
, L
C
.
Il lampadario viene alimentato con due circuiti separati: il primo per l’alimenta-
zione della sola lampada L
A
, il secondo per l’alimentazione delle lampade L
B
e L
C
in parallelo.
Si ottengono i seguenti possibili livelli di illuminamento:
•
tutte le lampade accese
→
illuminamento massimo;
•
L
A
spenta, L
B
e L
C
accese
→
due terzi dell’illuminamento massimo;
•
L
A
accesa, L
B
e L
C
spente
→
un terzo dell’illuminamento massimo;
•
tutte le lampade spente
→
illuminamento pari a zero.
N
ei vecchi impianti il comando dei lampadari, da una sola posizione, veniva
effettuato con particolari apparecchiature dette
commutatori
, che riunivano in sé
le funzioni di più interruttori.
Da qui la denominazione
punto luce commutato
per questo tipo di impianto elemen-
tare. Attualmente, l’utilizzo di interruttori modulari, che possono essere aggiunti a
piacimento nella stessa scatola, ha reso obsoleto tale tipo di apparecchiatura.
N
ella
tavola n. 2
, articolata nei fogli 1 e 2, sono riportati gli
schemi dell’impianto
elettrico per l’alimentazione di un lampadario comandato da una sola posizione
.
Nella legenda simboli n. 2 è rappresentato il simbolo, da utilizzare negli schemi di
montaggio, unifilare e topografico, di un
interruttore con lampada spia
.
In realtà la legenda da allegare alla tavola dovrebbe comprendere tutti i simboli ri-
portati nei disegni, ma quelli che sono già stati utilizzati ed illustrati nella Lezione
precedente qui non sono stati ripetuti. Analogo criterio sarà adottato per tutte le pros-
sime tavole.
L’
interruttore con lampada spia è utilizzato in questo caso per localizzare, al
buio, la posizione della scatola con gli interruttori: è sufficiente, quindi, inserire
un solo interruttore di questo tipo per ogni scatola.
La lampada spia è inserita in parallelo al contatto dell’interruttore ed è del tipo a
scarica nei gas. Quando l’interruttore è aperto la lampada è sottoposta alla tensione di
230 V: si produce una debole scarica elettrica al suo interno, senza che questa riesca
ad interessare significativamente il resto dell’impianto, con una conseguente leggera
intensità luminosa. Quando l’interruttore si chiude, la lampada rimane spenta, es-
sendo sottoposta ad una tensione praticamente nulla, non in grado di far avvenire la
scarica.
Un circuito
interruttori
:
lampadario
con
alimentazione di un
7
chandelier
lampadario