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Prepararsi all’esame con
Geoviaggi
La desertificazione in Africa
La desertificazione è la degradazione di aree
aride, semiaride e quasi umide, sia per cau-
se naturali,essenzialmente legate al cambia-
mento climatico, sia per cause umane,dovu-
te a un improprio ed eccessivo sfruttamento
del suolo (per esempio la distruzione delle
foreste).Di conseguenza,questo fenomeno
non consiste solo nell’avanzata dei deserti,
ma riguarda ogni territorio in cui si accen-
tuano le condizioni di aridità.
Secondo le stime delle Nazioni Unite,a livel-
lo globale sono minacciate dalla desertifica-
zione oltre un miliardo di persone.
InAfrica la situazione è particolarmente gra-
ve: il fenomeno colpisce infatti il 43% delle
terre produttive, il 70% delle attività econo-
miche e il 40% della popolazione.
Eratostene calcola
la circonferenza terrestre
Nel III secolo a.C. il matematico Eratostene
di Cirene (nato nell’attuale Libia e morto ad
Alessandria d’Egitto) cercò di misurare le di-
mensioni del nostro pianeta. Eratostene era
a conoscenza del fatto che a Siene (l’attuale
Assuan, che si trova a circa 800 km a sud-est
diAlessandria),a mezzogiorno del solstizio di
estate (21 giugno), i raggi del sole cadevano
verticalmente tanto da riflettersi sull’acqua
nel fondo dei pozzi.
In quello stesso momento un bastoncino
piantato verticalmente in terra non avrebbe
proiettato nessuna ombra. Egli notò che ad
Alessandria, nello stesso giorno e alla stessa
ora, i raggi del Sole non erano perpendico-
lari, ma formavano un angolo di 7°12’ con
la verticale.
Eratostene,che era convinto che laTerra fos-
se sferica, considerò praticamente paralleli i
Matematica
Spunti di lavoro
• La Rift Valley
• I lunghi fiumi del continente:Nilo,Congo,
Niger
• Il deserto del Namib
• L’agricoltura di piantagione
• La crescita delle città africane
I dati diffusi alla fine del 2011 dal presidente
della Commissione dell’UnioneAfricana (UA)
sono allarmanti: nei prossimi anni l’estensio-
ne delle terre aride e semi-aride è destinata
ad aumentare e potrebbe scomparire il 25%
dei mammiferi dei parchi nazionali.
Nonostante l’Africa subsahariana sia la regio-
ne che emette la minore quantità di gas inqui-
nanti (il 3,6%) a livello mondiale,gli effetti del
riscaldamento globale si stanno manifestando
a una velocità allarmante e milioni di persone
soffrono la fame e la sete.
Il Sahel, la fascia di transizione a sud del Saha-
ra, attraversa il continente africano da est ad
ovest ed è una delle aree a maggiore rischio di
desertificazione.In questa zona,dove le preci-
pitazioni sono sempre più scarse, le monocol-
ture di arachidi e di cotone sottraggono gran-
di quantità di acqua che dovrebbero essere
destinate sia all’agricoltura tradizionale sia
alla popolazione, per uso alimentare.
Nel 2008 l’Unione Africana ha lanciato un
ambizioso progetto,chiamato «Grande mu-
raglia verde»,che prevede un immenso mu-
ro di alberi a separare il Sahel dall’Africa
equatoriale,con lo scopo di arginare l’avan-
zata del deserto.La fascia di vegetazione sa-
rà lunga oltre 7000 chilometri e larga 15 e
andrà dalla Mauritania a Gibuti.
Oltre ad arginare le tempeste di sabbia pro-
venienti dal Sahara, la vegetazione favorirà
l’aumento delle precipitazioni e contribuirà
a proteggere il suolo dall’erosione.In questo
modo si cercherà al tempo stesso di contra-
stare la malnutrizione e la povertà della po-
polazione del Sahel.
S a h e l
S a h a r a
Una delle specie scelte per frenare l’avanzata
del deserto è l’acacia nilotica, che resiste
ai lunghi periodi di siccità. Gli alberi nella
foto a sinistra sono stati piantati nei pressi
di Nouakchott, capitale della Mauritania.
raggi del Sole quando raggiungono
la superficie terrestre.Ragionò poi
in questo modo: l’angolo di 7°12’è
corrispondente all’angolo che ha
per vertice il centro della Terra e i
cui lati passano rispettivamente per
Alessandria e Siene.Si tratta quindi
di una distanza angolare tra le due
città,pari a circa un cinquantesimo
dell’angolo giro.Ciò significava che
la distanza lineare tra le due città
era un cinquantesimo della circon-
ferenza terrestre.
Eratostene moltiplicò per 50 que-
sto valore,ottenendo 250.000 stadi:
era la prima misura scientifica della circonfe-
renza terrestre. Considerando che lo «stadio»
corrispondeva più o meno 157 metri attuali,
ne risulta una circonferenza terrestre di 39.250
km. Oggi sappiamo che la circonferenza ter-
restre misura 40.009 km lungo i meridiani e
di 40.077 km all’Equatore.
Siene
Alessandria
800 km
7°12’
7°12’
Raggi
del Sole
Questa
elaborazione
satellitare
del continente
mostra
l’estensione delle
fasce desertiche
e predesertiche.
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