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Lo sviluppo economico
Lo sviluppo economico, cioè la
condizione economi-
ca di un Paese
, è identificabile da
due elementi
:
il pri-
mo
è la
quantità di ricchezza
di quel Paese, cioè la
somma del valore prodotto dai tre settori dell’economia;
il secondo
è dato dalle
caratteristiche dell’econo-
mia
, in particolare il tipo e la quantità dei beni e dei ser-
vizi prodotti e la loro disponibilità per la popolazione.
Il
valore prodotto
dai tre settori dell’economia riguar-
da il settore
primario
(agricoltura, allevamento, pesca e
attività estrattive), il
secondario
(industria e artigianato)
e il
terziario
(servizi). L’
indicatore
usato per misurare
questo valore è il
Prodotto Interno Lordo
(
PIL
): il va-
lore complessivo dei beni e dei servizi prodotti in un an-
no in uno Stato. Dividendo il PIL tra il numero degli abi-
tanti otteniamo il
PIL pro capite
, cioè la
ricchezza me-
dia di ciascun abitante
. Questo secondo
indicatore
,
pur riferendosi a una media statistica e non alla concre-
ta situazione di ciascun cittadino, è molto
importante
perché
segnala
il
rapporto tra la ricchezza prodotta
e l’entità della popolazione
: il PIL non of fre un dato
chiarificatore se non si considera la quantità di persone
in cui ripartirlo. Se per esempio la crescita della popola-
zione di un Paese in un anno fosse superiore alla cre-
scita del PIL non si potrebbe parlare di una crescita del-
la ricchezza di quel Paese. Dunque per capire se un
Paese è sviluppato economicamente o meno, se cresce
economicamente o meno, occorre guardare alla ric-
chezza media considerando l’intera popolazione: si de-
ve cioè considerare il PIL pro capite.
Lo sviluppo umano
Negli ultimi venti anni si è compreso che il PIL non è
sufficiente a stabilire l’effettivo sviluppo di un Paese. La
stessa
Organizzazione delle Nazioni Unite
(
ONU
) ha
introdotto dunque un nuovo indicatore chiamato
Indi-
ce di Sviluppo Umano
(
ISU
) che tiene conto, oltre che
del
PIL pro capite
, anche della
speranza di vita alla
nascita
e del
livello di istruzione
, calcolato sul tasso
di alfabetizzazione ( pp. 72-73). Accanto all’ISU è sta-
to introdotto anche l’
Indice di Povertà Umana
(
IPU
),
che misura la distanza di un Paese da quelli che sono i
dati medi dell’Indice di Sviluppo Umano.
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S
TUDIA CON LA CARTA
+
WEB
Ricchezza, sviluppo, povertà
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) pro capite (carta 1) ci per-
mette di valutare la ricchezza di un Paese in rapporto al
numero di abitanti. Il solo dato medio economico, tutta-
via, non ci fa capire qual è l’effettivo tenore di vita di una
popolazione. L’ONU ha quindi elaborato l’Indice di Svi-
luppo Umano (carta 2) che tiene conto, oltre che del PIL
pro capite, della speranza di vita e del tasso di alfabetiz-
zazione. A ciascun Paese viene assegnato un punteggio
con valori che vanno da 0 (il livello minimo) a 1 (il livello
massimo).
L’Indice di Povertà umana (carta 3), anch’esso calcolato
dall’ONU, misura invece quale distanza separa i Paesi
più poveri dai livelli medi di sviluppo umano.
L’economia oggi:
lo sviluppo economico e umano
Clicca
sulla carta del Prodotto Interno Lordo
pro capite nel mondo per confrontarla con
una carta sul PIL mondiale
e individuare così
se i Paesi con il più alto PIL sono anche quelli
con il più alto PIL pro capite.
Meno
di 0,499
(basso
sviluppo
umano)
Da 0,500
a 0,799
(medio
sviluppo
umano)
Oltre 0,800
(alto sviluppo
umano)
Carta 2
L’Indice di Sviluppo
Umano nel mondo