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6.
La monarchia spagnola e il Nuovo Mondo
La
Casa de la
contractación
a Siviglia
governa il popolamento
del Nuovo Mondo
con criteri rigidi.
Passata l’ondata di entusiasmo, l’attenzione dei regnan-
ti spagnoli si concentrò sugli aspetti giuridici, organiz-
zativi e pratici della scoperta. Innanzitutto si pose la
questione di come conciliare i diritti dei sovrani por-
toghesi con quelli dei re spagnoli. Papa Alessandro VI,
come arbitro dei contendenti, fissò il confine geografico con una linea – la
raja
– tracciata 370 miglia al largo delle Azzorre, che divideva il globo in
due zone nel senso dei meridiani: le terre a Oriente della linea spettavano
ai portoghesi, quelle a Occidente agli spagnoli (
Carta
p. 306). Tale divi-
sione fu sancita nel 1494 dal
trattato di Tordesillas
.
Fu sulla base di questa suddivisione che i portoghesi poterono rivendi-
care il possesso del
Brasile
, scoperto per caso nel 1500 da
Pedro Alvares
Cabral
, spinto accidentalmente fuori rotta durante la sua spedizione alla
volta dell’India.
Sorse poi il problema di come governare i territori acquisiti dalla corona
di Castiglia. A Siviglia, città portuale legata ai traffici oceanici, fu istituita
una
Casa de la contractación
(«Casa di contrattazione»), con il compito di
controllare merci e passeggeri delle navi per quelle che, nonostante tutto,
continuavano a essere chiamate le Indie. Chi partiva doveva avere un per-
messo della
Casa
, che ne registrava il nome. L’obiettivo era di evitare assolu-
tamente che nelle colonie extraeuropee andassero eretici, ebrei, musulmani.
Fin dall’inizio si pensò al
popolamento
delle nuove terre e Colombo pro-
pose il perdono dei reati per chi volesse servire la corona nelle Indie. Gli
uomini sposati dovevano portarsi dietro le mogli, altrimenti non avrebbe-
ro avuto il permesso per partire (non dovevano dare cattivo esempio agli
indigeni e insidiare le donne d’altri). Intanto, arrivarono in America anche
i primi nuclei di neri africani, molto numerosi in Andalusia.
Nasce il Regno delle Indie
governato da un viceré
e amministrato da una
rete di funzionari regi.
Per quanto riguarda la condizione dei nuovi territori
rispetto al sovrano, si ricorse alla soluzione più conge-
niale a un regno che doveva tenere uniti popoli diver-
si: l’America spagnola fu denominata
Regno delle In-
die
e fu equiparata agli altri Regni – quello di Castiglia
e León, quello di Aragona e quello di Navarra – che in Spagna stavano dan-
do vita a una monarchia unificata. Non una colonia, dunque, ma uno dei
regni di uno Stato europeo.
Poiché l’America apparteneva a Isabella, inizialmente degli affari america-
ni si occuparono alcuni membri del Consiglio di Castiglia. A partire dal
regno di Carlo d’Asburgo (1516-56:
p. 351) nacque un autonomo
Con-
siglio delle Indie
, organo burocratico di studio delle materie sulle quali
spettava poi al re decidere. Al Consiglio delle Indie era appunto soggetta
la
Casa de la contractación
.
A queste autorità che risiedevano in Spagna bisognava aggiungere una rete
di funzionari che rappresentassero sul territorio il lontano potere centrale.
Non era un problema facile da risolvere. I rappresentanti della monarchia
spagnola nelle Americhe erano inevitabilmente tentati di abusare del loro
potere, dato che era arduo controllarli, e la corona si dimostrò molto so-
spettosa al riguardo. Lo stesso Cristoforo Colombo, nominato «ammiraglio
del mar Oceano», nel 1500 fu arrestato e privato di ogni potere. Anche se
Colombo fu assolto da ogni sospetto, il problema continuò a riaffacciarsi
per tutta la durata del sistema coloniale spagnolo.
Gli avventurieri che andavano oltreoceano e conquistavano terre e popoli
ricevevano titoli ufficiali come quello di governatore. Per limitare i loro po-
teri, vennero istituiti organismi collegiali, le
audiencias
, che si occupavano
dell’amministrazione giudiziaria e civile. Ma l’esigenza di avere qualcuno
che rappresentasse fisicamente la persona del re e che fosse depositario di
tutta la sua autorità portò finalmente alla nomina di un
viceré
. A partire dal
1535, i viceré furono quindi i rappresentanti dell’autorità nei vasti territori
Espansione
portoghese in
Africa e Asia
(ideologia della
«crociata»
nelle terre pagane)
+ Brasile
papato arbitro della contesa sulla
questione dei diritti sulle nuove terre
1494
Trattato di Tordesillas (
raja
divisoria)
spartizione della Terra nelle
due zone d’influenza spagnola e
portoghese
Espansione
spagnola in
America
LA SPARTIZIONE DEL MONDO
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