2.
L’impero marittimo portoghese
L’Africa è parzialmente
sconosciuta agli Europei
nella sua parte centrale
e meridionale.
Inizialmente le imprese portoghesi puntarono all’oro
delle
miniere
delle regioni nord-occidentali dell’Afri-
ca, al pepe e all’avorio. L’esplorazione delle coste
dell’Africa aveva comunque come obiettivo primario
raggiungere i Paesi produttori delle spezie
circumna-
vigando
il continente africano, anche se non tutti erano concordi sul fatto
che esistesse un collegamento marittimo fra oceano Atlantico e oceano In-
diano.
Prima di queste imprese, infatti, l’Africa era nota solo in modo parziale al
mondo europeo (
❯
Approfondimento
p. 287). Il profilo conosciuto delle sue
coste disegnava un corpo tondeggiante, che comprendeva solo la parte set-
tentrionale del continente. L’Africa sub-sahariana era quasi del tutto scono-
sciuta. Confuse notizie sull’Etiopia spinsero a collocare là il regno cristiano
del leggendario
Prete Gianni
e questa credenza aveva costituito un ulterio-
re stimolo alle esplorazioni: infatti, se alle spalle dei musulmani d’Africa
si trovava un potente regno cristiano, bisognava raggiungerlo e, con il suo
appoggio, combattere i musulmani. Anche le convinzioni erronee, dunque,
contribuirono a spingere i navigatori all’azione.
Così, i portoghesi si avventurarono lungo le coste meridionali del continente,
sistemando di volta in volta le loro basi in modo da garantirsi la posizione
più vantaggiosa nei traffici delle merci africane. Superate notevoli difficoltà
legate al diverso regime dei venti dell’emisfero australe, nel 1434 fu dop-
piato il Capo Bojador, punta occidentale del continente africano. Nel 1487
il portoghese
Bartolomeo Diaz
, dopo aver costeggiato l’Africa occidentale,
scoprì finalmente la punta estrema del continente, il Capo de los Tormentos
(«delle Tempeste»), poi detto
Capo di Buona Speranza
, e raggiunse l’oce-
ano Indiano. Il collegamento marittimo con l’Asia era dunque possibile e
una nuova via delle spezie
era stata aperta. Per questa ragione i portoghesi
rifiutarono il progetto presentato loro, in quegli stessi anni, da Cristoforo
Colombo di raggiungere le Indie navigando verso Occidente.
La prospettiva di raggiungere le Indie era vicina: il 27 maggio 1498 uno
spagnolo al servizio dei portoghesi,
Vasco da Gama
, partito da Lisbona nel
1497 con tre navi e centosessanta uomini, gettò l’ancora nel porto di Ca-
licut, nel Malabar, sulle coste sud-occidentali del sub-continente indiano.
Glossario
Circumnavigazione
Lungo viaggio di esplorazio-
ne attraverso i mari del mondo, compiuto intorno
a un’isola, a un continente o all’intero globo ter-
restre, con ritorno al punto di partenza. Il primo a
compiere la circumnavigazione della Terra fu, tra
il 1519 e il 1521, il portoghese Ferdinando Magella-
no, al comando di una flotta spagnola (
❯
p. 297).
Goa
Diu
Ormuz
Aden
Quelimane
Mozambico
Mombasa
Malindi
Calicut
Lisbona
Oceano
Atlantico
Oceano
Indiano
Capo di Buona Speranza
Baia
S. Elena
Capo Bojador
Isole di
Capo Verde
Isole Canarie
PORTOGALLO
Itinerario di Vasco da Gama (1497-98)
Vasco da Gama in un dipinto del portoghese Antonio
Manuel Fonseca (1838).
L
a
rotta
Di
V
aSCo
Da
G
ama
Nel corso del Cinquecento la nuova rotta aperta
da Vasco da Gama per raggiungere le Indie,
circumnavigando l’Africa, aprì una nuova via tramite
cui accedere per mare alle spezie e ad altre merci
di lusso. Lungo questa rotta i portoghesi fondarono
città e roccaforti cui facevano capo
i loro traffici commerciali.
Itinerario di Vasco da Gama (1497-98)
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