Le catacombe di San Callisto
(Lazio-Roma)


Le catacombe di San Callisto

L’area delle catacombe di San Callisto si formò dall’unione di diverse sepolture sotterranee (alcune anche pagane) a partire dal II secolo d.C. Il nome deriva da Callisto, persona alla quale papa Zeffirino (199-217) affidò l’amministrazione del cimitero e che, divenuto a sua volta papa (217-222), ingrandì la necropoli e ne fece il cimitero ufficiale dei papi.
Oggi le catacombe di San Callisto sono divise in VII zone o regioni.
La parte più antica è la regione di Lucina, con affreschi del II secolo che raffigurano immagini sacre, tra cui due pesci che portano sul dorso dei cestini pieni di pane, simbolo dell’Eucarestia.

La regione più importante è quella di Callisto, detta anche “cripta dei papi” perché conserva le tombe di cinque papi. Molto curiose sono le scritte graffite sulle pareti dai pellegrini che qui venivano per pregare fin dal IV secolo!
La regione di Santa Cecilia conteneva la tomba della santa.
La galleria dei Sacramenti, del III secolo, conduce ai cubicoli del Battesimo, della Penitenza e dell’Eucarestia, sepolture private di una o più famiglie, decorate con affreschi risalenti al III secolo.
La regione di Sant’Eusebio è dedicata a papa Eusebio, morto nel 310, esiliato in Sicilia da Massenzio, il rivale dell’imperatore Costantino nella lotta per il potere.
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