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Giovanni Boccaccio
39
Le opere
Opera
Genere
Contenuti
Filostrato
romanzo cavalleresco in ottave storia tragica di Troilo e Criseida
Filocolo
prosa narrativa
amore di Florio e Biancifiore
Teseida
poema epico in ottave
amore di Arcita e Palemone per Emilia
Ninfale d’Ameto
prosimetro
amore di Ameto per la ninfa Lia
Elegia di madonna
prosa narrativa
sofferenze d’amore di Fiammetta per Panfilo
Fiammetta
Ninfale fiesolano
poemetto mitologico in ottave
amore di Africo e Mensola e nascita dei fiumi
omonimi
Decameron
novelle legate da una cornice
la vita umana nei suoi molteplici aspetti
Corbaccio
prosa narrativa
satira contro le donne
Genere e contenuti delle opere di Boccaccio
Colpo d’occhio
pagani, racconto biblico e storia toscana) si fon-
dono tra loro in un idillio sensuale e aggraziato.
Decameron 
Il
Decameron
, scritto nel 1349-
1351, è una raccolta di
cento novelle
collega-
te da una
cornice
nella quale vengono narrate
le circostanze della narrazione: durante la peste
del 1348 a Firenze, dieci giovani si ritirano in
una villa fuori città e trascorrono il tempo rac-
contando a turno una novella al giorno. Il ca-
polavoro di Boccaccio si caratterizza soprattut-
to per lo straordinario
ampliamento dei confi-
ni del «raccontabile»
, un ampliamento che ri-
guarda lo spazio geografico, l’ambito sociale e in
generale ogni dimensione dell’esistenza umana.
Il
mondo
e l’
esperienza
diventano in questo li-
bro materia di racconto, da interpretare attra-
verso tre elementi fondamentali: la
fortuna
, che
determina negli eventi imprevedibili sviluppi;
l’
ingegno
, che sfrutta ogni situazione e contin-
genza; la
natura
, che afferma i diritti insoppri-
mibili dell’istinto e dell’amore, in una prospet-
tiva laica distante tanto dalle censure della mo-
rale medievale quanto dalle idealizzazioni della
poesia stilnovista.
Corbaccio 
Il
Corbaccio
, composto negli anni
della maturità dell’autore (forse nei primi anni
Cinquanta o nel 1365), è una breve
opera nar-
rativa
in prosa di
carattere satirico
che, ricolle-
gandosi ai
topoi
antifemminili e misogini
, cri-
tica con durezza le «malvage femine». Il signifi-
cato del titolo (
corbaccio
= corvaccio, brutto cor-
vo) è incerto: c’è chi lo attribuisce alla vedova di
nero vestita e chi, invece, alle usanze del corvo,
che prima mangia gli occhi e poi il cervello del-
le sue vittime, così come le donne prima acce-
cano gli uomini con la bellezza e poi fanno loro
perdere la ragione.
Questa l’esile trama: il narratore, respinto dalla
vedova che ama, sogna di addentrarsi in una sel-
va in cui gli uomini che non hanno saputo resi-
stere alle grazie femminili sono stati trasforma-
ti in bestie orrende. Qui incontra il marito de-
funto della donna amata che gli racconta i vizi e
le brutture della moglie e delle donne in gene-
rale. La predilezione di Boccaccio per le donne
e per i valori femminili sembra qui rovesciarsi
violentemente (anche se accenti antifemminili
erano presenti già nel
Decameron
), mentre tutti
gli stereotipi della poesia cortese vengono fero-
cemente ribaltati.
Quali sono le opere di Boccaccio precedenti al
Decameron
? Quali sono, di ciascuna, il genere
e l’argomento?
Per quale ragione principale l’
Elegia di
madonna Fiammetta
può essere considerata
un’opera fortemente innovativa?
Per quale fondamentale aspetto si caratterizza
il
Decameron
?
In che senso il
Corbaccio
può essere definito
un’opera «antifemminile»?
Sosta di verifica
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