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Il mondo moderno
Perché credo che nel mondo moderno sia universale ciò che si chiama, spesso con un
tono di rimprovero, superstizione? È semplice: lo sforzo di razionalità così tipico dei
nostri giorni è l’altra faccia della voglia di controllare tutto. O forse, più semplicemente,
la paura che accada qualcosa di spiacevole che non siamo in grado di affrontare.
Nonostante i notevole progressi tecnico-scientifici, restano delle cose contro le quali
non riusciamo a proteggerci. Prima di tutte, la morte: se siamo credenti, possiamo
contare sul conforto della religione, ma anche per persone religiose non sembra facile
vincere la paura della morte.
La scienza ci offre un aiuto contro gli incidenti, contro le catastrofi, contro le malat-
tie... Ma non è sempre efficace: ci sono catastrofi che non siamo in grado di prevenire,
catastrofi che non riusciamo a prevedere, malattia che non siamo capaci di guarire. E
se ci capita qualcosa, la risposta più semplice sembra essere “ho avuto sfortuna”: non
sono certo la scienza e neanche la razionalità in generale ad assicurarmi che tutto mi
andrà bene.
Meglio armati
Per i piccoli e i grandi inconvenienti, quindi, può essere consigliato armarsi. Ci sarà un
mezzo per proteggermi. E in fondo, chi lo sa, magari funziona.
Gli studiosi ci informano che la credenza nel potere di oggetti appartiene a un livello
molto basso dello sviluppo religioso, ovvero alla magia. Sarà anche vero, ma queste
pratiche sono rassicuranti: lo sostiene anche l’antropologo polacco Malinowski, ricor-
dandoci che non si tratta semplicisticamente di ingenuità. Che funzioni davvero o no,
almeno il portafortuna mi renderà più tranquilla e questo, sia per un’interrogazione che
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