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L’indagine statistica
1.1 Lo studio dei fenomeni sociali collettivi
I fenomeni sociali vengono detti collettivi quando sono composti da una pluralità di
fenomeni più semplici, a loro volta chiamati fenomeni singoli.
Un
fenomeno collettivo
, per esempio, è costituito dall’ammontare della popolazione di
una città calcolato in un determinato istante temporale, ottenuto contando il numero
di persone residenti in tale città. Anche il peso medio degli alunni di una classe è un
fenomeno collettivo, perché è ottenibile tramite la misura del peso di ogni alunno (fe-
nomeno singolo) e il successivo calcolo della media di tutte le misurazioni effettuate. Un
fenomeno singolo (un individuo, una casa) è facile da osservare e interpretare, mentre
per studiare un fenomeno collettivo occorrono strumenti appropriati che appartengono
alla disciplina statistica.
1.2 La popolazione o collettivo statistico
Dunque lo studio del fenomeno collettivo passa attraverso l’osservazione di un fenomeno
singolo, e l’oggetto dell’osservazione prende il nome di
unità statistica
. Per esempio,
per calcolare il peso medio degli alunni di una classe l’unità statistica utilizzata è l’alun-
no, perché è su ogni alunno che si effettua la misurazione del peso. Ma attenzione a
non pensare che l’unità statistica sia sempre un individuo. Per esempio, nelle indagini
sui consumi delle famiglie italiane fatte dall’ISTAT, l’unità statistica considerata è la
famiglia, quindi non una singola persona ma un gruppo di individui.
L’insieme di tutte le unità statistiche oggetto di analisi si chiama
popolazione
o
colletti-
vo statistico
. Il termine popolazione non va inteso come raggruppamento di individui,
ma si riferisce a un insieme di oggetti di qualunque tipo (individui, animali, aziende,
organismi vegetali, eventi, ecc.) che costituiscono un fenomeno collettivo. Nel definire
con esattezza una popolazione è importante stabilire anche lo spazio e il tempo in cui
essa agisce, vale a dire il territorio sul quale si manifesta nonché l’intervallo di tempo
di riferimento. Così, non è corretto dire che si vuole studiare la popolazione italiana,
ma è corretto dire che si vuole studiare la popolazione italiana al 31 dicembre 2011.
Oppure, non si può affermare che i residenti in Lombardia costituiscono una popola-
zione in senso statistico, mentre lo sono i residenti in Lombardia al 1 gennaio 2012.
Un’altra importante distinzione riguarda la differenza fra
popolazione finita
e
popo-
lazione infinita
, distinzione che scaturisce dalla possibilità o meno di identificare con
2.1
L’indagine campionaria
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