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Verso la globalizzazione
6.1
1
Dalle comunità locali alle grandi città
Il principio unificante della zona geografica
Esistono delle
unità elementari di so-
cietà
, dei gruppi di persone che hanno in comune principalmente il fatto di apparte-
nere alla medesima unità spaziale o geografica. Tali nuclei di società, definiti dalla co-
appartenenza a un luogo o a una zona geografica, sono chiamati “
comunità locali
”.
Dal villaggio alle metropoli moderne
In generale, ma con delle eccezioni, l’intero
processo di industrializzazione e modernizzazione della società ha comportato una ri-
duzione d’importanza delle comunità locali.
Nella
società preindustriale
i legami sociali erano di norma molto forti e condensa-
ti in un’area geografica ristretta. Il palcoscenico della vita sociale era costituito, per la
maggior parte degli esseri umani, dal
villaggio rurale
, e gli stessi centri urbani consi-
stevano per lo più in piccole cittadine abitate da poche decine di migliaia di persone.
L’
industrializzazione
ha significato, tra le altre cose, la rottura di questa preminenza del
fattore territoriale nella costruzione dei legami sociali. La principale unità territoriale del-
la società è divenuta la
grande città
, in cui masse di popolazione senza legami sociali pro-
fondi convivono in spazi molto stretti, creando un sistema di relazioni basate non più sulla
conoscenza personale, ma su regole anonime e ruoli impersonali. I
legami sociali
più ri-
levanti nella vita di ciascuno non sono più determinati prioritariamente dal territorio, ma
dalle
organizzazioni sociali di appartenenza
: quando si vive in una grande città è anche
possibile ignorare chi sia il proprio vicino di casa, mentre si finisce spesso per conoscere me-
glio il proprio collega alla catena di montaggio o in ufficio, che magari vive in un’altra città.
La forma urbana
Nelle diverse epoche e nelle diverse culture, la città ha mantenu-
to alcune caratteristiche costanti che la rendono riconoscibile ovunque. Una
città
è
un’
area geografica a elevata densità abitativa
, in cui si concentra per un periodo di
tempo duraturo una
popolazione vasta ed eterogenea
. Il solo numero di abitanti non
è un criterio sufficiente per affermare che un agglomerato di persone costituisca una
città. Alla fine del Medioevo, Roma era arrivata a contare non più di 14.000 abitanti,
ma sicuramente anche allora possedeva caratteri urbani più forti di qualunque odier-
na cittadina di provincia.
La società industriale ha trovato in questa forma di convivenza uno strumento molto
utile e confacente alle proprie caratteristiche distintive, e ne ha quindi fatto un feno-
meno sociale universalmente diffuso. Tutte le
società industriali moderne
sono carat-
terizzate da
alti livelli di urbanizzazione
, ossia da un’alta percentuale di popolazione
residente in centri urbani di dimensioni significative.
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