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4.1
Sociologia
La sociologia:
origini e metodo
1
Che cos’è la sociologia
Lo “specifico” della sociologia
Le scienze sociali sono quelle discipline che studiano
l’
essere umano
non come oggetto della natura ma come
soggetto di un mondo cultu-
rale
. La sociologia si interessa della società, cioè dell’insieme delle relazioni e dei com-
portamenti umani nel contesto di una collettività che occupa un certo territorio. Ogget-
to degli studi sociologici è il comportamento degli umani visto nel contesto degli altri
umani con cui essi entrano quotidianamente in contatto. Anche se questa definizione
non basta a chiarire lo specifico della sociologia rispetto alle altre scienze sociali, è pe-
rò sufficiente per indicarne l’appartenenza al gruppo di discipline che studia la cultura.
Quale sarà dunque l’angolatura specifica che contraddistingue l’indagine sociologica,
differenziandola dalle restanti scienze sociali? Essa studia, secondo la definizione prov-
visoria che abbiamo dato, il
comportamento degli umani nel contesto degli altri
umani
con cui essi entrano in contatto; in altri termini, la sociologia studia la
socie-
e la varietà dei fenomeni che in essa si ritrovano, ma lo fa – e qui sta l’aspetto im-
portante – da un punto di vista particolare, cioè ponendosi degli interrogativi specifici
che sono caratteristici esclusivamente del suo modo di procedere, e che la differenzia-
no dalle altre scienze umane.
Le origini della sociologia
Secondo il filosofo greco
Aristotele
(384-322 a.C.), l’
esse-
re umano
è
per natura socievole
. Ciò significa che, a suo avviso, l’essere umano non
deve sforzarsi per stabilire una relazione con gli altri; al contrario,
fin dalla nascita è inserito in un
contesto sociale
: la famiglia. Per
costruire i rapporti con le persone, inoltre, dispone – unico tra gli
esseri viventi – di uno strumento privilegiato: la
parola
, attraverso
la quale comunica pensieri, emozioni ecc. Non è necessario alcun
patto o alcuna forma di coercizione per vivere con i suoi simili; il
tutto avviene spontaneamente.
Questo modo di vedere la socialità degli individui
non
è
più con-
diviso
da molti, soprattutto nel campo della sociologia. Già nel
XVII secolo l’inglese
Thomas Hobbes
(1588-1679) ha sostenuto
che
senza un apparato di leggi
capace di disciplinare il compor-
tamento degli individui si scatenerebbe una
guerra di tutti contro
tutti
, all’insegna della sopraffazione e della vittoria del più forte.
Non è vero che l’associarsi è un fatto naturale, ci si riunisce piutto-
sto per paura di soccombere o per trarre un vantaggio personale. In
misura diversa, ognuno di noi tende a nuocere a chi gli sta vicino,
Thomas Hobbes.
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