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si ragazzi, graduate secondo forme di progressiva responsabilizzazione. In tal modo es-
si si esercitano all’ordine interiore e alla disciplina di gruppo, sviluppando quelle che
Baden-Powell riteneva le qualità necessarie all’uomo adulto per orientarsi nel suo am-
biente, per essere padrone di sé e utile agli altri.
Il romantico – e talvolta un po’ anarchico – slancio dei Wandervögel era così tempera-
to dal senso pratico, dal talento organizzativo e dagli intenti etico-civili dell’ex ufficiale
inglese. Lo scoutismo costituisce tuttora una forte realtà educativa.
Anche lo straordinario sviluppo degli
sport
che si verificò nel primo Novecento non
fu estraneo al riconoscimento dell’adolescenza e della giovinezza come età particolar-
mente adatte a forgiare sia il corpo sia il carattere della persona.
I giovani della buona borghesia europea si dedicarono sempre più intensamente alla
pratica sportiva e i campioni delle varie discipline diventarono personaggi popolari
al pari degli attori che cominciavano a farsi conoscere sugli schermi cinematografi-
ci. Si moltiplicarono le società sportive (molte delle quali non casualmente fonda-
te da gruppi di studenti) e in molti casi esse si identificarono con la scuola o il col-
lege o assunsero denominazioni simboliche come Virtus, Fortitudo, Robur, Liber-
tas, Juventus ecc.
Q
ualche domanda
Quale studioso ha
parlato di “tempesta”
e “stress” e che cosa
intendeva?
Quali aspetti
contraddistinguono
le esperienze
educative di Wyneken
e Geheeb, da un lato,
e di Baden-Powell,
dall’altro?
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