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sezione 5
La nascita del capitalismo e la formazione delle grandi potenze europee
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Durante il regno di Elisabetta si accentua il processo di trasformazione in senso capitalistico
dell’agricoltura. Contemporaneamente, si registra un’eccezionale crescita della produzione tessile e
dell’industria del ferro. La nascita di compagnie commerciali, concessionarie di privilegi governativi
(su tutte, la Compagnia delle Indie orientali), accresce il peso della flotta mercantile inglese, che
inizia a far concorrenza alle navi spagnole. Per indebolire il predominio spagnolo sui mari Elisabetta
non esita a servirsi dei corsari.
Allo sviluppo economico inglese corrisponde un’eccezionale fioritura culturale. Francis Bacon pone,
nel
Novum Organon
, le basi per un nuovo modello di scienza fondato sul procedimento sperimen-
tale. Il periodo elisabettiano è, però, famoso soprattutto per il teatro, rischiarato dai capolavori di
Christopher Marlowe, John Fletcher e William Shakespeare.
Nel 1568 una rivolta protestante costringe la regina di Scozia, la cattolica Maria Stuart, a cercare
rifugio in Inghilterra. Elisabetta imprigiona la cugina in un castello, ma anche dalla sua prigione
Maria diventa il punto di riferimento dei cattolici, che sperano di detronizzare Elisabetta. Nel 1587,
in seguito alla scoperta di un complotto, Maria viene condannata a morte e giustiziata.
La decapitazione di Maria Stuart, gli aiuti forniti da Elisabetta ai ribelli dei Paesi Bassi e gli attacchi
dei corsari alle navi spagnole spingono Filippo II a dichiarare guerra all’Inghilterra. Nel 1558 viene
varata un’enorme flotta – l’Invincibile armata – che fa vela verso l’Inghilterra. Ma, arrivati nel canale
della Manica, i galeoni spagnoli vengono prima decimati dalle tempeste e, quindi, attaccati dai più
agili vascelli inglesi. La disfatta dell’Invincibile armata segna la fine dei sogni egemonici di Filippo II
e il passaggio del dominio dei mari nelle mani di inglesi e olandesi.
La Francia nell’epoca
delle guerre di religione
La morte di Enrico II apre un periodo di profonda crisi
per la Francia. Data la minore età del nuovo re Carlo IX,
la guida del Paese viene affidata alla madre, l’italiana Ca-
terina de’ Medici. La nobiltà, però, si divide in due fa-
zioni: i cattolici, guidati dai Guisa, e i protestanti – detti
in Francia “ugonotti” – guidati dai Borbone. Nel 1561,
l’assassinio di alcuni ugonotti porta allo scoppio di una
guerra civile, che si conclude nel 1570 con la pace di
Saint-Germain e il riconoscimento agli ugonotti del dirit-
to di professare la propria fede.
Nella notte fra il 23 e il 24 agosto 1572 (la notte di San
Bartolomeo), i Guisa fanno trucidare gli ugonotti, giun-
ti a Parigi per il matrimonio tra la figlia di Caterina de’
Medici e il leader protestante Enrico di Borbone. Il matrimonio doveva sancire l’alleanza tra la
reggente e gli ugonotti. La strage precipita il Paese in una nuova guerra civile. Alle guerre di religione
si sovrappone la lotta per la conquista del trono: a contendersi la corona sono il re Enrico III (1574-
1589), l’ugonotto Enrico di Borbone e il cattolico Enrico di Guisa. Nel 1588 Enrico III fa assassinare
Enrico di Guisa, ma l’anno successivo viene a sua volta assassinato da un sicario cattolico.
Enrico di Borbone diventa re col nome di Enrico IV, ma, per cingere la corona, abiura il calvinismo e
abbraccia il cattolicesimo (1593). Poco dopo l’ascesa al trono, Enrico promulga l’editto di Nantes,
col quale riconosce agli ugonotti la libertà di culto e il mantenimento di un centinaio di fortezze.
Negli anni successivi Enrico IV rafforza la monarchia appoggiandosi alla nobiltà “di toga” e, grazie
all’opera del ministro delle Finanze Sully, favorisce la ripresa economica del Paese. Nel 1610, però,
Enrico viene pugnalato a morte da un fanatico cattolico.
.
Nel resto d’Europa, nel corso del Cinquecento la Svezia ottiene l’indipendenza dalla Danimarca e,
sotto la dinastia Vasa, inizia il proprio sviluppo economico. Al contrario, in Polonia la scomparsa
della dinastia degli Jagelloni porta a una grave crisi dinastica, che si conclude solo a fine secolo
con l’ascesa al trono di un ramo cadetto dei Vasa. Ma, a oriente, la vera novità è rappresentata
dall’ascesa della Russia. Lo zar Ivan IV il Terribile (1547-1584) rafforza il potere della monarchia a
danno dei boiari (la grande nobiltà terriera). La Russia è, comunque, un Paese arretrato, nel quale
le campagne sono dominate dai nobili latifondisti e dove esiste ancora il servaggio.
La fioritura economica
e culturale
La cultura
elisabettiana
La morte
di Maria Stuarda
L’Invincibile armata
Cattolici
contro ugonotti
La notte
di San Bartolomeo
Enrico IV
e l’editto di Nantes
Una nuova potenza:
la Russia
Nella miniatura, Caterina
de’ Medici con il marito
Enrico II, circondati
dai figli e dalle nuore
(1589-1590 ca.).
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