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Il lungo regno di Filippo II
segna l’apice della potenza
spagnola, ma anche,
indubitabilmente, il principio della sua irreversibile crisi.
Nonostante il successo nella battaglia di Lepanto contro
i turchi, infatti, il sogno di una Spagna dominatrice
d’Europa è costretto a infrangersi sulle coste della
Manica, dove la spedizione dell’Invincibile armata, sotto
i colpi dell’agile flotta inglese, si risolve in una clamorosa
disfatta.
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Mentre il sogno egemonico
di Filippo II compie la sua
parabola, in Europa si
assiste all’ascesa di altre
monarchie nazionali.
All’intraprendente
Inghilterra elisabettiana,
che decolla come futura potenza coloniale, fa da
contraltare la Francia, dove il processo di consolidamento
della monarchia deve far fronte a una lunga e dilaniante
guerra di religione fra cattolici e protestanti.
unità
Le grandi
del
secondo
Cinquecento
i temi chiave
i temi chiave
Le
monarchie
nazionali
La parabola
spagnola
Elisabetta I d’Inghilterra
Elisabetta I Tudor è la regina che, nel passaggio fra il XVI
e il XVII secolo, consolida la forza e il prestigio dell’Inghil-
terra, pacificandola all’interno e intraprendendo, sul fronte
esterno, un’efficace politica di concorrenza coloniale con
la Spagna. La sua impronta politica è così decisiva che gli
storici parlano di “età elisabettiana”.
Un re nel cuore della Spagna
Dalla fortezza dell’Escorial, edificata poco distante da
Madrid, Filippo II (nell’altra pagina, in un ritratto di Alonso
Sanchez Coello del 1570, conservato a Madrid al Museo
del Prado) progetta di creare un’Europa dominata dalla
Spagna, sottomettendo la Francia e l’Inghilterra e con-
trollando il Mediterraneo: un progetto, però, destinato al
fallimento.
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