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Presentazione
La figura dell’esperto di informatica
L’Informatica può essere vista come una disciplina sia scientifica sia tecnologica. Nel primo
caso viene posta l’enfasi sulla logica organizzativa dell’elaboratore e sugli aspetti algoritmici e
metodologici della programmazione. Nel secondo caso l’enfasi è posta sull’uso delle tecnologie
informatiche, cioè sull’uso applicativo del computer.
Allora che cosa è veramente l’informatica? L’informatica non è solo l’uso del computer e di
Internet, non è solo tecnologia, ma è una scienza vera e propria. L’informatica ha origine dal
desiderio dell’uomo di dare soluzioni a problemi concreti, cercando metodi e strumenti per alle-
viare la sua fatica. Il computer è il tentativo di costruire una macchina a immagine del cervello
umano cui affidare i compiti più noiosi e ripetitivi.
Oggi si parla genericamente di Information and Communication Technology, “ICT” (Tecnologia
dell’Informazione e della Comunicazione) evidenziando la convergenza tra informatica e tele-
comunicazioni. Questa espressione però ha il difetto di accentuare in modo eccessivo l’aspetto
tecnologico e strumentale, a scapito dell’aspetto più concettuale. È ciò che viene erroneamente
percepito non solo dal cittadino medio ma anche a livello dei mass media e delle istituzioni
governative.
Il ruolo dell’esperto di informatica è quindi cambiato in questi anni e cambierà ancora: siamo
passati dalla persona competente in tutto e per tutto in materia di computer, a una figura versa-
tile, con solide basi informatiche e capace di affrontare qualsiasi problema risolvibile con l’uso
del computer, sia esso di tipo contabile-amministrativo, sia di tipo industriale. Questa figura
deve inoltre sapere intervenire e interagire con il lavoro altrui avendo la corretta percezione del
problema affrontato e la capacità di comprendere a quali modelli si sia ispirato chi ha fatto il
progetto. Deve essere infine in grado di utilizzare le ultime tecniche di analisi e rappresentazio-
ne dati. L’esperto di informatica oggi si deve adattare ai continui cambiamenti che l’evoluzione
tecnologica ci impone e non deve avere paura di rimettersi continuamente a studiare per aggior-
narsi o per affrontare i sempre nuovi sviluppi dell’informatica.
Nella scuola secondaria di secondo grado è necessario fornire le opportune conoscenze di base,
evidenziando comunque lo stato attuale della tecnologia e soprattutto come questa vada uti-
lizzata. Devono essere privilegiati gli aspetti educativi della disciplina, approfondendo le cono-
scenze teoriche e nello stesso tempo affrontando i problemi concreti in modo che lo studente
si abitui a cercare le soluzioni partendo dalle nozioni che ha appreso. In questo modo capisce
meglio come funziona un calcolatore (approfondendo così gli aspetti teorici) e ciò lo aiuta a
risolvere meglio i successivi problemi proposti. Per far tutto questo deve acquisire un metodo
di lavoro e di studio, e quindi, usando uno slogan molto diffuso, deve “imparare a imparare”.
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