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LABORATORI
Laboratorio 3
intrecciata la chioma viperea di bende cruente.
Nel mezzo spande i rami, decrepite braccia,
un olmo oscuro, immenso, dove si dice che abitino
a torme i Sogni fallaci, e aderiscono sotto ciascuna foglia.
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Inoltre numerosi prodigi di diverse fiere,
i Centauri s’installano alle porte e le Scille biformi
e Briareo dalle cento braccia e la belva di Lerna,
e orribilmente stridendo, armata di fiamme, la Chimera,
e le Gorgoni e le Arpie, e la forma del fantasma dai tre corpi.
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Allora Enea, tremante d’improvviso terrore,
afferra la spada, e ne oppone la punta ai venienti,
e se l’esperta compagna non lo ammonisse che si tratta di vite
che volteggiano tenui, incorporee, fantasmi in cavo sembiante,
irromperebbe, e invano col ferro squarcerebbe le ombre.
La caduta di Satana
John Milton, Paradiso perduto, I, 72-101
Paradise Lost
(“Paradiso perduto”) è un poema epico dello scrittore inglese John Milton, pubblicato
per la prima volta nel 1667. L’opera racconta la disobbedienza di Adamo ed Eva e la loro conseguente
cacciata dal Paradiso terrestre. Ma, oltre ai progenitori, il terzo grande protagonista del poema è Sata-
na, di cui questa parte iniziale dell’opera descrive la cacciata dal cielo, insieme agli altri angeli ribelli,
a opera di Dio. Satana viene scaraventato nella profondità infernale, che non è immaginata al centro
della terra, ma in un luogo indistinto chiamato Caos, di cui vediamo, attraverso di lui, le prime immagini.
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Ed in un punto, quanto lungi il guardo
d’un Angelo si stende, ei
1
l’occhio manda
sul deserto, deforme, orribil sito;
spaventosa prigion, quasi fornace
fiammante, immensa: ma non già da quelle
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tetre fiamme esce luce; un torbo e nero
baglior tramandan solo
2
, onde si scorge
la tenebrosa avviluppata massa
e feri aspetti
3
e luride
4
ombre e campi
d’ambascia
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e di dolor, dove giammai,
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pace non è, non è Riposo, e Speme
che per tutto penétra, unqua
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non scende.
D’ognor più forti e rinascenti pene
l’albergo è quel
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, là si riversa eterno
un diluvio di foco, ognor nudrito
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da sempre acceso e inconsumabil solfo
8
.
Tale il supremo Giudice
9
prescritta
aveva a quei ribelli orrenda chiostra
d’esterna oscurità
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, remota tanto
dalla luce del ciel quant’è tre volte
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lontan dal centro della terra il polo
L3
1
ei
: si tratta di Satana.
2
ma non già… solo
: l’im-
magine di un inferno buio
e oscuro è derivata dalla
descrizione del mondo dei
morti in
Giobbe
10, 21-22.
3
feri aspetti
: terribili
viste.
4
luride
: di un colore ne-
rastro (nel senso origina-
rio del latino).
5
ambascia
: angoscia.
6
unqua
: mai.
7
D’ognor… quel
: Quella
è la dimora (
albergo
) di sof-
ferenze sempre più forti e
continuamente rinnovate
(
d’ognor più forti e rinascen-
ti
).
8
solfo
: zolfo.
9
supremo Giudice
: Dio.
10
orrenda chiostra …
oscurità
: un orrido luogo
chiuso (chiostra) circon-
dato da oscurità.
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