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Condividere per aiutare
[Il Cristo] non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abra-
mo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per
diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede. […] Infatti,
proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente,
egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
(
Lettera agli Ebrei
2, 14-18)
La storia:
Colui che guarisce
In questa città comandano le pistole / bisogna essere sempre i
più veloci / chi spara prima vive e il secondo muore / e non ci
serve né un prete né un dottore / … ma quando Gesù Cristo
ti punterà il suo dito / o sei uno sceriffo o sei un bandito.
(Jovanotti,
Sceriffo o bandito
)
La canzone di Jovanotti presenta Gesù come uno che “punta il dito”, come
un giudice che divide tra buoni e cattivi. Ma nel Vangelo non accade quasi
mai che Gesù faccia questo gesto nei confronti delle persone. Anzi, alcune
volte gli viene anche chiesto di “puntare il dito” ed egli si
rifi
uta (prova a
leggere il brano Gv 8, 4-11).
Gesù piuttosto ci parla di noi stessi, rivelando chi siamo e come siamo amati; il
suo non è un giudizio, ma la
rivelazione del progetto di Dio sull’umanità
.
Gesù è la risposta a ciò che è accaduto nel Giardino dell’Eden. Là, come
abbiamo visto, l’uomo ha deciso di mangiare dell’albero; ha disobbedi-
to a Dio che proibiva quel gesto; ha pagato le conseguenze della
propria azione. Gesù è venuto a
liberare l’uomo e la donna
da
queste conseguenze: se la disobbedienza di Adamo aveva por-
tato all’uomo il dolore, ecco che Gesù “prende su di sé questo
dolore, tutto il dolore del mondo”; muore in croce
affi
nché l’uo-
mo non muoia più. Gesù non è un giudice, ma colui che “libera
dal male”; non è uno che condanna, ma
uno che assolve
; non
è uno che punisce, ma
colui che guarisce
.
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PROFILO
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lezione
del Padre
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