I romanzi di Svevo: i tre volti dell’inetto

Gli obiettivi


La lezione considera, in sintesi, la figura e l’opera di Italo Svevo, con riferimento specifico alla sua attività di romanziere. Non propone dunque un taglio specialistico (o settoriale) su un aspetto e una componente della complessa personalità dello scrittore, bensì mira a chiarire il significato che a Svevo spetta nel quadro del romanzo italiano tra Ottocento e Novecento.

 

Si parlerà di:



  • «Una vita che non pare bella». Ettore Schmitz sceglie lo pseudonimo di Italo Svevo. Perché? Quale significato assume il rapporto tra la vita vissuta da Ettore Schmitz e la scrittura (autobiografica) di Italo Svevo?

  • Nascere a Trieste. Trieste fa parte dell’Impero asburgico fino al 1918. Cosa significa per uno scrittore italiano nascere a Trieste nel 1861? Quali sono i tratti dominanti della triestinità?

  • Una vita: le involontarie mistificazioni di Alfonso Nitti. Considerazioni sul primo romanzo, Una vita (1894): la narrazione è in terza persona e il narratore guarda con distacco i propri personaggi.

  • Senilità: i consolatori autoinganni di Emilio Brentani. Considerazioni sul secondo romanzo, Senilità (1898): la narrazione è ancora in terza persona e continua il rapporto critico tra narratore e personaggi.

  • La coscienza di Zeno: una duttile strategia di compromesso con il male di vivere. Considerazioni sul terzo romanzo, La coscienza di Zeno (1923): la narrazione questa volta è in prima persona, ovvero è il protagonista che parla di sé e degli altri personaggi, per cui è caduta ogni esplicita forma di distacco critico tra narratore e personaggio.

  • La (s)fortuna di Svevo. I romanzi di Svevo per lungo tempo sono stati ignorati. Il primo a parlarne con stima in Italia è Eugenio Montale nel 1925, ma anche dopo il saggio di Montale l’opera sveviana dura grande fatica per affermarsi senza riserve.



Relatore


Gino Tellini, professore emerito di Letteratura italiana dell’Università di Firenze, ha fondato il Dottorato internazionale di ricerca in Italianistica e il Centro di Studi «Aldo Palazzeschi» dell’Università di Firenze. Insegna dal 1994 alla Italian School del Middlebury College (Usa, Vermont e California). Ha tenuto corsi per vari anni all’Università di Bonn. Si è dedicato a ricerche sulla civiltà letteraria dal Trecento al Novecento. Per Le Monnier Università ha pubblicato: Metodi e protagonisti della critica letteraria (2010, 20192); Letteratura italiana. Un metodo di studio (2011, 20142); Natura e arte nella letteratura italiana. Tra giardini, orti e frutteti (2015); Storia del romanzo italiano (2017); Didattica della letteratura italiana (con Gino Ruozzi, 2020).

 

 

Dal nostro catalogo Università e saggistica

LETTERATURA ITALIANA

Gino Tellini
Esistono molti manuali d'avviamento allo studio letterario, non di rado oscuri e prolissi. Qui invece importano, con rigore, la chiarezza e l'essenzialità, in controtendenza rispetto all'attuale e invadente primato dei gerghi tecnicistici. Non è vero che le cose complesse esigono un linguaggio indecifrabile: "parlare al prossimo - dice Primo Levi - in una lingua che egli non può capire è un antico artificio repressivo". Il libro è soprattutto destinato agli studenti della laurea triennale nelle Facoltà umanistiche, e oggi una sintesi, che voglia essere in accordo con le esigenze dell'offerta formativa, deve presentare dati concreti e chiari, su aspetti istituzionali estesi all'intero arco della nostra letteratura. Più in generale, il libro si raccomanda a quanti hanno desiderio d'una guida aggiornata, ispirata a criteri di limpidezza e solidità informativa. L'opera propone un canone molto selettivo, da san Francesco a Italo Calvino: una galleria di scrittori altamente significativi non solo per la realtà storica della nostra identità nazionale, ma per il loro ruolo di autentici maestri nel panorama internazionale. Determinante è il fatto che il lettore deve ripensare l'intero disegno della civiltà letteraria italiana, dalle origini al Novecento. Ripensarlo di secolo in secolo, nella sua linearità e nelle sue svolte, nelle sue connessioni interne e nella sua polimorfa mutevolezza, sempre in dinamica attinenza con la situazione politica. "Ci sono cose - sostiene Calvino - che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici".Il libro a stampa si integra, attraverso uno stretto rapporto funzionale, con quattro parti in edizione digitale, consultabili on line e scaricabili dal sito dell'Editore (La fabbrica del testo; Strumenti; Due itinerari di lettura; Questioni).
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DIDATTICA DELLA LETTERATURA ITALIANA

di Gino Ruozzi, Gino Tellini
Argomento del libro è l'insegnamento della letteratura italiana nelle scuole superiori. Si rivolge a chi esercita quotidianamente questa professione e a chi desidera esercitarla, cioè agli studenti di Didattica della letteratura italiana nei corsi di Laurea Magistrale e, di riflesso, anche ai professori incaricati di questa disciplina. Per quanto il tema trattato implichi riflessioni e approfondimenti teorici, qui importa anzitutto offrire uno strumento utile, pratico e funzionale, che venga incontro alle esigenze di docenti impegnati nell'appassionante e difficile compito di trasmettere gli insostituibili valori della poesia a giovani distratti da mille curiosità, in una società che si è radicalmente trasformata nel corso degli ultimi anni. Le esigenze degli insegnanti sono tante e varie, perciò il volume raccoglie proposte e competenze di più autori. Nato all'interno dell'Adi (Associazione degli Italianisti) e dell'Adi-Sd (Adi-Sezione didattica), è frutto della collaborazione di un gruppo di colleghi uniti dal comune interesse per la didattica della propria disciplina. I diciotto capitoli affrontano questioni istituzionali (la periodizzazione, i generi, il canone, la lingua e la retorica, le biografie degli autori) e insieme considerano un'ampia gamma di convergenze (con le letterature straniere, la scienza, il diritto, le arti figurative, il cinema). Il lettore trova inoltre opportune indicazioni sui percorsi tematici e sulle tecnologie didattiche, sull'inclusione e sull'intercultura, sulla normativa scolastica e sul nuovo esame di Stato.
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METODI E PROTAGONISTI DELLA CRITICA LETTERARIA

di Gino Tellini
Il volume presenta un quadro articolato delle metodologie critiche più significative e più accreditate che hanno movimentato il dibattito sull'interpretazione dei testi letterari dal secondo Ottocento fino a oggi, con riferimento particolare, ma non esclusivo, alla situazione e alla letteratura italiana. Il che non significa che il riferimento sia ristretto ai confini nazionali, perché è fiorente un'italianistica anche oltralpe e oltreoceano, dall'Europa al Nordamerica. Il quadro è aggiornato, ma non schiacciato sul presente. Costante è stato il proposito di non restare prigionieri delle mode, con i loro relativi gerghi, che anche in questo campo s'inseguono con frenetico ritmo stagionale. Non per nulla la scelta è ampiamente retrospettiva e muove da De Sanctis, per giungere alle tendenze postfemministe e postcoloniali. Il passo della critica letteraria, per quanto in perenne rinnovamento, non va di corsa, anche se si vive in un'epoca ossessionata dal nuovo che incalza. Questa seconda edizione, oltre a offrire un sistematico aggiornamento bibliografico, con l'aggiunta di tre brani, brevi e magistrali (di Italo Calvino, Carlo Dionisotti, Natalia Ginzburg), si arricchisce di due nuovi capitoli: Biografia e poesia e Scrittori allo specchio. Autopresentazioni e interviste.
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STORIA DEL ROMANZO ITALIANO

di Gino Tellini
Questa Storia del romanzo italiano non offre soltanto un affollatissimo campionario di opere e di autori, bensì intende tracciare la carta d'identità e il diagramma (anche biografico) d'un genere umiliato e offeso, che è giunto a imporsi oggi come il prodotto più appetibile e seducente nel paesaggio letterario contemporaneo. Ma è stato un percorso accidentato: la storia della lenta e faticosa conquista d'un primato. Importa nondimeno avvertire che questo non è un repertorio da consultare, per misurare il valore delle presenze, né per lamentare il numero delle assenze. E neanche è un'enciclopedia, dove cercare ragguagli, notizie, informazioni su determinati autori. E neanche è una galleria di profili preconfezionati, come tante ce ne sono in giro. È bensì (lo dice il titolo) una storia che intende ricomporre linee, ragioni, connessioni, intrecci: propriamente un reticolato di rapporti e intersezioni. L'ideale destinatario del libro è un lettore desideroso di essere informato su come le cose si sono svolte, ma anche curioso di interrogarsi sul perché si sono svolte in quel modo, e non altrimenti.
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NATURA E ARTE NELLA LETTERATURA ITALIANA

di Gino Tellini
Ripercorrere le alterne vicende del giardino letterario in Italia significa tracciare il diagramma d'un mito che ha affascinato artisti e scrittori nel volgere dei secoli, ma al tempo stesso vuol dire riflettere sulla storia civile e culturale dei luoghi dove ha trovato attuazione quell'originale connubio di natura e arte che distingue lo speciale spazio del giardino. Il rapporto stretto tra la poesia e la natura che coinvolge l'interesse e le emozioni di tanti autori invita a riflettere sulla possibilità di leggere il paesaggio naturale al pari d'un componimento poetico. Il viaggio proposto in questo libro muove dal Trecento e giunge al Novecento, attraverso la lettura di brani classici, da Petrarca a Montale, attraverso l'Umanesimo fiorentino e il Rinascimento ferrarese, fino alla poesia contemporanea. Per ogni protagonista è dato risalto ai testi antologizzati, in modo da non perdere di vista la dinamica legata al tema del giardino, che come un filo rosso si dipana nel correre del tempo. I testi sono annotati e commentati, con selezionata proposta di pagine critiche, da sole sufficienti a suggerire un fondamentale catalogo bibliografico.
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