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G. Ungaretti: Lallegria (1914-1919)
La guerra e la poesia
Al centro della raccolta poetica, che comprende testi scritti tra il 1914 e il 1919, cè lesperienza della guerra combattuta dal poeta in trincea per tutta la sua durata.
È la guerra mondiale che spinge il poeta (interventista e volontario)
a un drammatico confronto con il proprio io di uomo e di combattente di fronte
a una realtà esterna ostile e minacciosa, in cui la distruzione causata
dalle azioni belliche sembra saldarsi con lestraneità e lostilità della
natura. La guerra appare come qualcosa di assoluto e ineluttabile, è il
male che colpisce lesistenza delluomo, a livello individuale collettivo.
La poesia è lunico mezzo per affermare la propria dignità e
umanità, per ritrovare se stessi dopo la catastrofe. Il paesaggio delle
aride petraie del Carso pone luomo di fronte alla sua fragilità,
lo riporta al grado zero della vita.
In questo azzeramento dellessere,
lio riafferma tragicamente la propria vitalità, insiste a cercarsi
e a cercare valori segreti e inafferrabili (attraverso le analogie che sa trovare
tra la sua stessa condizione e le diverse apparenze del paesaggio), ad attaccarsi
a brandelli di illusioni che permettano la sopravvivenza (Ungaretti / uomo
di pena / ti basta unillusione / per farti coraggio)» (G. Ferroni, Storia
della letteratura italiana. Il Novecento).
Vediamo come questi temi vengono affrontati in alcuni testi compresi nella raccolta.
In San Martino del Carso la visione realistica di un paese distrutto dalla guerra innesca la riflessione sulla perdita di persone care e il cuore del poeta è desolato e dominato dalla morte, come dopo la battaglia.
In un altro testo famoso come I fiumi Ungaretti gode di un momento di tregua e ripercorre la propria vita bagnandosi nelle acque dellIsonzo, che gli ricorda altri fiumi lungo le rive dei quali affondano le sue radici familiari e presso i quali ha bruciato gli anni giovanili (il Serchio, il Nilo, la Senna), fino a rappresentare la sua vita come «una corolla di tenebre».
In Fratelli la parola «tremante nella notte», che sottolinea lumanità dei soldati e li accomuna nella condizione di dolore e di precarietà, assume il valore di una reazione alla guerra in nome dei valori della fratellanza e della solidarietà, di una denuncia dellinsensatezza di ogni aggressione delluomo contro luomo.
In Veglia il poeta sente dentro di sé il dolore di ogni essere
umano ferito a morte e reagisce attraverso la poesia: Unintera nottata
/ Buttato vicino / A un compagno / Massacrato / Con la sua bocca / Digrignata
/ Volta al plenilunio / Con la congestione / Delle sue mani / Penetrata /
Nel mio silenzio / Ho scritto / Lettere piene damore // Non sono mai
stato / Tanto / Attaccato alla vita /(Cima Quattro, 23 dicembre 1915).
Il titolo
Lallegria si presenta come un diario del tempo di guerra e ognuno dei componimenti è seguito dallindicazione del luogo e della data.
Il primo nucleo di poesie di guerra pubblicate nel 1916 a Udine si intitolava Il porto sepolto, riprendendo una leggenda egiziana su un antico porto sommerso nei pressi di Alessandria, e intendeva simboleggiare la forma misteriosa e nascosta in cui si manifesta il significato e il valore delle cose, che il poeta per un attimo può svelare, ma che resta comunque immerso nel profondo del mare (e dellessere). Questo primo titolo faceva dunque riferimento alla poetica simbolista, che si intreccia con elementi autobiografici resi espressionisticamente. Nella riedizione del 1919 il titolo diventa Allegria di naufragi, dove con un ossimoro si segnala il rapporto tra la tragedia della guerra (naufragi) e linsopprimibile istinto vitale e positivo (allegria), si sintetizzano i sentimenti contraddittori che si esprimono nelle parole del poeta. Il titolo definitivo Lallegria elimina il contrasto e centra lattenzione sulla vitalità e lautenticità propria della parola poetica.
Il linguaggio poetico
La poesia di Ungaretti esprime sul piano del linguaggio ladesione allesperienza demolitrice delle avanguardie (vedi il percorso Le
avanguardie storiche) e il richiamo a valori permanenti e costanti. Alla base cè lesperienza del simbolismo europeo, mentre linfluenza dellespressionismo negli anni che precedono la guerra si manifesta nella forte tendenza autobiografica. Il poeta cerca una poesia che sia immagine della Vita dun uomo (darà questo titolo alla raccolta completa delle sue opere).
Sul versante formale Lallegria testimonia la ricerca di una forma poetica tesa e concentrata, basata sullanalogia e sulle corrispondenze simboliche, fondata sui versicoli, sulla parola isolata e pura, ritornata alla forma e al significato originari, ripulita da incrostazioni ideologiche e letterarie. In brevi componimenti il poeta esprime il senso dellesistenza che coglie al di là dellapparenza fenomenica delle cose.
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