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Schnitzler,
Schnitzler e Musil
Freud e Schnitzler
Freud e il suo contemporaneo e concittadino
Schnitzler (Vienna, 1862-1931) non si frequentano, ma con rispetto
e interesse seguono a distanza i rispettivi campi di indagine, che
hanno molto in comune. Il drammaturgo e romanziere, anche lui proveniente
da una famiglia della borghesia ebraica che molto ha dato alla cultura
tedesca fra Otto e Novecento, aveva seguito studi di medicina prima
di dedicarsi alla letteratura. Nei suoi scritti emergono scetticismo
nei confronti dei valori tradizionali del suo ambiente, denuncia della
falsa rispettabilità e del sostanziale amoralismo dei borghesi,
solitudine e incomunicabilità, ambivalenza tra sogno e realtà,
inestricabile connubio tra erotismo e distruzione o autodistruzione.
Fra
le opere più significative si segnalano:
Girotondo (1897), composto da dieci dialoghi damore, interconnessi
dallo scambiarsi ogni volta di un partner, in una sorta di disincantata
giostra dellamore, dove realtà, illusione, menzogna si
alternano; La signorina Else, in cui si manifesta un tragico
isolamento umano che sfocia nel suicidio, e Doppio sogno (1926),
in cui realtà onirica e oggettiva si confondono e una coppia
si perde e si ritrova con uno scandaglio spietato di pulsioni e conflitti.
Da questo romanzo breve nel 1999 Stanley Kubrick ha tratto il suo ultimo
e discusso film Eyes wide shut.
Laspetto che impedisce a Freud più spontanei e naturali scambi con
Schnitzler è il Doppelgangerscheu, cioè la paura del sosia
o del doppio. Ciò viene rivelato da una straordinaria lettera che il primo
manda allo scrittore per il suo sessantesimo compleanno il 14 maggio 1922.
Riportiamo
alcuni passi significativi:
«
ogni qual volta mi sono immerso nelle
sue belle creazioni, ho sempre creduto di riconoscer dietro la loro parvenza
poetica gli stessi presupposti, interessi ed esiti che sapevo essere miei
il
suo essere dominato dalle verità dellinconscio, dalla natura pulsionale
delluomo, il suo demolire le certezze culturali convenzionali, laderire
del suo pensiero alla polarità di amore e morte, tutto questo mi ha
colpito con uninsolita e inquietante familiarità (in una piccola
opera del 1820, Al di là del principio del piacere, ho cercato
di individuare nellEros e nellistinto di morte le forze primigenie
il cui antagonismo domina tutti gli enigmi della vita). Così ho avuto
limpressione
che Ella attraverso lintuizione ma in verità attraverso
una raffinata autopercezione sapesse tutto ciò che io ho scoperto
con un faticoso lavoro sugli altri uomini. Credo, anzi, che nellistinto
Lei sia un ricercatore della psicologia del profondo, così sinceramente
obiettivo e impavido, come nessuno prima di Lei» (da Lettere di Freud
a Schnitzler,
in A. Schnitzler, Sulla psicoanalisi).
I turbamenti del giovane Törless (1906) di Musil
Un altro autore austriaco, contemporaneo di Freud, Robert Musil
(1880-1942), con il suo romanzo desordio I turbamenti del
giovane Törless del 1906 si colloca nellalveo della
narrativa con forti implicazioni psicologiche. Si evidenzia una profonda
analisi delle dinamiche interpersonali nelle strutture repressive
e degli scarti emotivi adolescenziali (vedi La
crisi delle scienze).
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