Eèta
(gr. Aiétes; lat. Aeeta/Aeetes)

Re di Ea, situata da Omero in poi nella Colchide, figlio di Elio e dell’Oceanina Perse o Perseide, era fratello di Perse, Circe, Pasìfae. Da Idèa, la più giovane delle Oceanine, avrebbe avuto le figlie Calcìope e Medea, mentre Apsirto sarebbe nato da Asterodèa, ninfa del Caucaso, o da una Nereide. Eeta accolse Frisso che giunse nella sua terra sull’ariete dal vello d’oro. Costui, avuta in sposa dal re Calciope, sacrificò a Zeus l’animale e donò la pelle a Eeta, il quale la fece appendere a una quercia in un bosco sacro ad Ares e si rifiutò di cederla a Giàsone, anche dopo che questi ebbe superato le terribili prove da lui imposte. Poiché Giasone con l’aiuto di Medea gli sottrasse il vello, egli lanciatosi a inseguire i fuggiaschi si trovò a dover raccogliere le membra del figlio Apsirto, disseminate da Medea per guadagnare tempo sugli inseguitori. Detronizzato dal fratello Perse, riottenne in seguito il trono grazie all’intervento di Medea che, tornata in Colchide con il figlio Medo avuto da Ègeo, uccise Perse.

[Elena Esposito]