Inquinamento luminoso: misure, consapevolezza e azioni.

di Maila Agostini

  • Obiettivo Primario: 11 - Città sostenibili
  • Materia: Fisica

La luce. Fondamentale per la nostra vita e la nostra civiltà. Tuttavia, l’eccessiva luminosità danneggia il nostro ambiente e la qualità della nostra vita. Disturba il sonno, ci toglie la vista del cielo notturno.  Ma è davvero un problema così grave?
Parliamone in occasione della giornata nazionale contro l'inquinamento luminoso, il 29 Ottobre.

 

Inquinamento luminoso: misure, consapevolezza e azioni.

La scarsa visione notturna dell’uomo e la primitiva paura del buio si riflettono nella necessità di utilizzare l’illuminazione artificiale nelle ore di buio, per illuminare l’ambiente circostante.
Tuttavia, la luce artificiale non sempre produce inquinamento luminoso: questa espressione si riferisce infatti all’eccesso di luce artificiale.

L'illuminazione delle città è aumentata esponenzialmente negli ultimi cinquant’anni: si pensa che in tutto il mondo siano presenti più di 100 milioni di punti luce, con un consumo annuo di circa 200TWh. Nei piccoli centri, addirittura, l’illuminazione costituisce circa il 25% del bilancio, il 50% dei costi della bolletta per l’energia elettrica. Il problema comincia quindi ad essere molto sentito, tanto da fare istituire la Giornata Nazionale sull’inquinamento luminoso.

Un’illuminazione ben progettata evita la dispersione e rende le città vivibile e più sicure. Tuttavia, è piuttosto difficile capire quale sia il giusto equilibrio tra illuminazione utile e inquinamento luminoso.

Come sempre, la scienza ci viene in aiuto con alcuni strumenti per la misura dell’illuminazione. Alcuni studiosi del Rensselaer Polytechnic Institute di New York hanno sviluppato la cosiddetta “metrica della scatola da scarpe”. Il nome deriva dal metodo con cui viene individuato un sito, proprio come se fosse una scatola, circoscritto da piani verticali e orizzontali. L’idea è quella di caratterizzare l’impatto luminoso di un sito valutando la luce che esce dalla “scatola”, e aiutando quindi architetti e progettisti a limitare l’inquinamento luminoso di un sito.
Altro strumento è stato realizzato da un astrofilo, quindi un semplice appassionato di astronomia, nel 2001. Si tratta della scala di Bortle (dal nome del suo inventore); questa scala permette di misurare la luminosità del cielo notturno dovuta all’airglow, cioè la luminescenza del cielo notturno dovuta all’atmosfera e all’inquinamento luminoso.
Esiste anche un progetto di citizen science chiamato Globe at Night. Per citizen science si intende un'attività di ricerca a cui possono collaborare semplici cittadini, non solo gli esperti in una particolare materia. I partecipanti al progetto si dotano di un dispositivo chiamato Sky Quality Meter, che consente di misurare la luminosità del cielo. Il loro compito è contare il numero di stelle visibili dalla posizione in cui si trovano e segnalarlo al sito web del progetto, dando un contributo alla mappatura del cielo stellato visibile.


Esistono quindi strumenti e strategie per misurare l’inquinamento luminoso. Ma quali sono le soluzioni?
La tecnologia si è molto evoluta in questi anni; la tecnologia LED permette di risparmiare fino al 65%, rispetto a una tradizionale lampada a incandescenza. Inoltre, è possibile schermare la sorgente, prevenendo l’inquinamento luminoso. Altre soluzioni sono date dall’illuminazione adattiva, che permette di modificare l’illuminazione in funzione delle condizioni ambientali, mantenendo comunque una luminosità ottimale. Questo è un campo di grande innovazione in cui si stanno creando nuove figure lavorative, per esempio i light designer, che si occupano di progettare l’illuminazione in ambienti particolari per esempio mostre, teatri, eventi.


Valutare l’illuminazione e correggerla utilizzando le moderne tecnologie ci permette quindi di avere un risparmio energetico, senza compromettere la nostra qualità della vita.

 

Attività per la classe

Cercate un’applicazione che misuri la luminosità degli ambienti, simile al dispositivo Sky quality meter, scaricatela nel vostro telefono. Misurate l’inquinamento luminoso nelle zone in cui vi trovate (a casa, a scuola, mentre siete con gli amici…). Poi confrontate i risultati con quelli dei vostri compagni e discutete sulle differenze trovate.

 

Bibliografia


  • Sustainable Lighting and Light Pollution: A Critical Issue for the Present Generation, a Challenge to the Future, Georges Zissis

  • media.inaf.it

  • darksky.org/