V
a
,
A
s.f. o m.,
invar.
1
Prima lettera dell’al-
fabeto italiano, derivata dall’
alfa
greco e
questo dal fenicio
’lp
che significa ‘toro’. E`
la vocale fondamentale, aperta anteriore,
che si pronuncia con la massima apertura
delle labbra e la lingua in posizione di quasi
assoluto riposo
||
Nel linguaggio comune e
figurato, simbolo di ‘principio’, come
Z
, ul-
tima lettera, di ‘fine’ (
dire
, o
fare
,
qualche
cosa dall’A alla Z
, senza omettere o trala-
sciare alcun particolare), e di ‘priorita` , ec-
cellenza’ (
campionato di serie A
;
cittadini di
serie A
).
2
abbr. e simboli.
In algebra,
A
indica un gruppo di elementi (per es. un
insieme o una matrice) di cui
a
e` un ele-
mento generico
||
In astronomia,
A
indica
una classe spettrale di stelle di colore bian-
co, aventi temperatura superficiale compre-
sa fra 7500 e 11.000 K
||
In biochimica:
vita-
mina A
, il retinolo
||
In biologia:
A
, simbolo
della base azotata
adenina
||
In elettricita` :
A
, simbolo di
ampere
||
In fisica nucleare:
A
,
simbolo del numero di massa
||
In metrolo-
gia:
a
, simbolo di
ara
||
In musica:
A
, nella
notazione alfabetica germanica e anglosas-
sone, il
la
; in quella medievale, il
la
oppure il
do
||
Nella segnaletica stradale,
A
indica
un’autostrada
||
A.
,
A.A.
,
A.A.A.
, negli annun-
ci economici dei giornali, serie di lettere
posta all’inizio di un’inserzione affinche´
questa preceda le altre nell’ordine alfabeti-
co
||
A3
,
A4
,
A5
, sigle che indicano i diversi
formati dei fogli di carta da ufficio (per es.
A4
corrisponde al formato 210
c
297 mm).
V
a
prep. (radd. sint.)
~
Preposizione sem-
plice che fondendosi con gli articoli deter-
minativi da` vita alle preposizioni articolate
al
,
allo
,
ai
(
a’
nella forma tronca),
agli
,
alla
,
alle
; davanti a parola che comincia con la
vocale
a
(piu` raramente con altre vocali)
puo` assumere la forma eufonica
ad
.
1
Indi-
ca la direzione in cui si svolge un movimen-
to, introducendo un complemento di
moto a
luogo
(
andare a Roma
;
tutti i fiumi vanno al
mare
), anche in senso
fig.
(
andare a male
;
fu
mosso a pieta`
;
part.
:
elevare un numero al
quadrato, al cubo
, alla seconda, alla terza
potenza); in espressioni in cui si attenua o
si estingue ogni idea di moto puo` segnalare
semplice ‘orientamento’ (
la facciata del pa-
lazzo guarda a oriente
) o ‘prossimita` ’ (
Ponte
a Santa Trinita
); in alcune frasi, perentorie o
concitate, e` tipica l’ellissi del verbo:
a me!
,
alle armi!
,
al fuoco!
,
al ladro!
2
La nozione
di ‘punto di arrivo’, e (
fig.
) di ‘risultato’, im-
plicita nel moto a luogo, puo` anche deter-
minare un complemento di
fine
o
scopo
(
dire a propria discolpa
;
testimoniare a cari-
co
;
uscire a passeggio
) o un complemento di
vantaggio
o
svantaggio
(
agı` a suo pro
;
utile
alla salute
;
dannoso al fegato
).
3
La nozione
di ‘percorso’, implicita nel moto, puo` asso-
ciarsi a quella di ‘durata’ in espressioni ri-
conducibili al valore di complemento di
tempo continuato
(
senatore
,
presidente a
vita
).
4
Al ‘movimento’ puo` sostituirsi il ‘ri-
ferimento’: la preposizione introduce allora
un complemento di
termine
(
dare una ri-
compensa a qualcuno
;
resistere al nemico
).
5
Il ‘riferimento’ puo` essere determinato
anche con verbi di ‘quiete’ e quindi dar luo-
go a un complemento di
stato in luogo
, in
senso proprio (
risiedere a Milano
;
stare a
lato
,
a fianco
) o
fig.
(
siamo a questo punto
;
tenere a bada
), al complemento di
distanza
(
cadde a pochi metri dal traguardo
;
il paese
era a tre chilometri
); oppure al complemento
di
tempo determinato
(
ci vedremo alle cin-
que
;
al mattino fa ancora fresco
) e al comple-
mento di
eta`
(
si diplomo` a trent’anni
).
6
La
nozione di ‘durata’ riaffiora allorche´ un rife-
rimento preciso al tempo, allo spazio o alla
quantita` , da` luogo al valore
distributivo
:
per
pochi spiccioli al giorno non ci sto
;
quel ter-
reno produce cento quintali di granturco a
ettaro
;
entrammo uno alla volta
;
vende uova
a dozzine
.
7
Il ‘riferimento’, inoltre, varia-
mente modificandosi o determinandosi, an-
che con un valore talvolta paragonabile a
quello di una vera e propria loc. attr. e avv.,
consente alla preposizione
a
di introdurre
complementi di
causa
(
a quell’idea sorrise
;
scoppio` in lacrime a quella vista
),
mezzo
o
strumento
(
barca a vela
;
giocare a dadi
),
modo
o
maniera
(
vestito alla moda
;
dormire
a occhi aperti
;
pagare alla romana
),
qualita`
(
una gonna a fiori
;
un cane a pelo lungo
),
prezzo
o
misura
(
acquistare a dieci euro un
gomitolo di lana
;
percorrere l’autostrada a
cento chilometri all’ora
),
pena
(
condannare
all’esilio
,
a cinque anni di reclusione
),
limita-
zione
(
a mio giudizio
;
e` bravo solo a parole
).
8
Il ‘riferimento’, infine, determinandosi
nell’ambito di un costrutto tipico di alcune
funzioni o espressioni, consente alla prepo-
sizione
a
di introdurre un complemento di
paragone
(
sei di gran lunga superiore a lui
) o
il complemento
predicativo del soggetto
(
fu
eletto a presidente
) o
dell’oggetto
(
non tener-
mi a vile
).
9
Come determinazione di pro-
posizioni implicite,
a
, seguita da un infinito,
introduce una proposizione finale di risul-
tato sicuro e scontato (
Fatti non foste a viver
come bruti
, Dante;
andiamo a vedere
;
vado a
prendere mia moglie
), in questo distinguen-
dosi dalla preposizione
per
, che indica inve-
ce un risultato incerto o non consolidato
(
vado per prendere il biglietto, e trovo lo spor-
tello chiuso
); come pure introduce proposi-
zioni condizionali (
a dire il vero non ci credo
affatto
= se devo dire il vero, ecc.), e anche
proposizioni temporali o causali (
al vederlo,
fui preso da paura
), sottolineando in questo
caso la simultaneita` delle azioni espresse
dalle due proposizioni (il vedere e l’esser
preso da paura) o l’immediatezza del rap-
porto di causa-effetto; particolari significati
e costrutti consentono altresı` alla preposi-
zione
a
di introdurre proposizioni franca-
mente classificabili come oggettive (
comin-
ciamo a leggere
= cominciamo la lettura) o
limitative (
e` abbastanza semplice a dirsi,
meno a farsi
).
10
Aggiunta ad avverbi, la
preposizione
a
forma locuzioni prep.: per
es.
accanto a me
(loc. prep.) rispett
accanto
(avv.); ed entra anche nell
sizione di locuzioni avv. (per es.
a r
a precipizio
,
a mano a mano
,
alla
{
Lat.
ad
.
a-
~
Prefisso privativo (
amorale
,
af
vanti a vocale si usa la forma
an-
lico
,
anelastico
).
{
Dal gr.
a-/an-
.
a(d)-
~
Prefisso indicante ‘avvici
progresso’; spec. frequente nella f
ne di verbi denominali (
adirarsi
,
av
accatastare
).
{
Lat.
ad-
, con assi
alla consonante seguente.
a’
prep. articol. m.pl.
~
Variante ar
di
ai
1
.
ab-
~
Prefisso latino che indica ‘al
mento, distacco’, utilizzato in com
mati anche modernamente:
abnor
rale
.
abaca
(
a`
-
ba
-
ca
)
(o
abaca`
) s.f.
~
Fib
vegetale, ottima per cavi da mari
anche col nome di
manilla
.
{
Dall
ca´
, da una voce tagal
y
sec. XVII.
abaca`
(
a
-
ba
-
ca`
) ~
vedi
ABACA
.
abaco
(
a`
-
ba
-
co
)
(o
abbaco
) s.m. (p
Antico pallottoliere o altro primit
mento per far di conto.
2
Libre
s’imparavano i primi elementi dell’
ca (in questo sign. piu` com. la var
baco
)
||
Oggi, nomogramma
|
In ar
grafico usato per l’elaborazione de
correnti alla preparazione ed esecu
tiri.
3
Tavola usata dagli antichi
per esporre il vasellame durante i
o le sacre offerte.
4
Il coronamento
tello della colonna negli ordini arc
ci classici; per analogia, la parte t
superiore di mensole e balaustri.
aba˘ cus
, dal gr.
a´ baks -akos
‘t
y
1260-61.
abadessa
(
a
-
ba
-
de´ s
-
sa
) ~
vedi
ABB
abadia
(
a
-
ba
-
dı`
-
a
) ~
vedi
ABBADIA
.
abalieta`
(
a
-
ba
-
lie
-
ta`
)
s.f.
~
Nella
scolastica, la caratteristica di un e
esseri creati in generale), la cui
dipende da un altro (
ab alio
); cont
all’
aseita`
(di Dio).
{
Dal lat.
abalie˘
loc.
ab alio
‘da un altro’
y
1955.
ab antiquo
(
ab an
-
tı`
-
quo
)
loc. lat.,
avv.
~
‘‘Dall’antichita` ’’, dai tempi d
da tempo immemorabile, in origin
mente; frequente anche per via d
che indica i fiorentini come
quell’in
polo maligno Che discese da Fiesole
(variante in rima).
abarico
(
a
-
ba`
-
ri
-
co
)
agg. (pl.m.
-c
punto della linea immaginaria che
ge la Terra alla Luna in cui la risulta
forze di attrazione gravitazionale
ra e della Luna e` nulla.
{
Der. del
‘peso
2
’, col pref.
a-
priv.
y
1971.
abasia
(
a
-
ba
-
s
˙
ı`
-
a
)
s.f.
~
Disturbo fu
dell’andatura, consistente nell’imp
o in una grande difficolta` a ca
Devoto-Oli 2014
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