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Nuovi materiali e nuove tecniche
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t
Figura 1
Nicola Breglia,
Galleria Principe
,
interno,
1876-1883,
Napoli
L’architettura degli ingegneri:
ferro e vetro
Nel campo delle costruzioni si diffusero
nuovi materiali
come il
ferro, la ghisa (una lega di ferro), il vetro e il calcestruzzo. Essi con-
sentirono soluzioni e risultati prima impensabili.
Dalla seconda metà del secolo fu introdotto anche il
cemento
armato
, ottenuto annegando nella colata di cemento armature in
metallo di rinforzo.
Con questi nuovi materiali furono progettati edifici privati e pubbli-
ci, sale espositive, stazioni ferroviarie e ponti di grande funzionalità:
è quella che alcuni studiosi hanno definito l’
architettura “degli
ingegneri”
, perché frutto di calcoli e progetti ingegneristici.
I ponti
Una delle prime e più evidenti ripercussioni della rivoluzione indu-
striale sull’architettura fu la costruzione di
numerosi ponti in ferro
,
le cui campate erano sempre più vaste grazie alla grande resistenza
del nuovo materiale.
Nella seconda metà del secolo i progettisti si impegnarono per
ottenere strutture che impiegassero la minor quantità di ferro e
acciaio possibile, garantendo ugualmente alta resistenza ed elasti-
cità.
Figura 2
Franz Xaver
Segenschmid,
Serra delle
palme
, 1880-1882, Vienna,
Parco di Schönbrunn
t
Coperture ampie, luminose
e innovative
Un campo di grande sviluppo fu quello delle
coperture in ferro
e vetro
che, sebbene già utilizzate nel corso della seconda metà
del Settecento, si affermarono pienamente
nell’Ottocento. Tali coperture, ampie, legge-
re e luminose, creavano
spazi interni ori-
ginali e suggestivi
(Fig. 1). Capolavoro
delle nuove opportunità costrutti-
ve in campo architettonico è la
splendida
Serra delle palme
,
nel parco imperiale di
Schönbrunn a Vienna
(Fig. 2).
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