Page 22 - 120900035727_cantarella_tempospazio1

Basic HTML Version

124
téia
(una vera caccia all’uomo, in cui la preda erano gli
iloti) e a vent’anni entravano a far parte dell’esercito.
Dopo i trent’anni gli spartiati potevano sposarsi, avere
dei figli e abitare in case private; tuttavia dovevano con-
sumare ogni giorno un pasto con i compagni d’arme e
proseguire gli allenamenti militari fino ai sessant’anni.
L’esercito spartano
In questo modo Sparta si dotò
dell’esercito più forte del mondo greco (
5
). Le falangi
oplitiche degli spartiati dotati di potenti armi di ferro
potevano facilmente controllare un territorio molto
vasto e difendere così, da attacchi esterni e dalle rivolte
degli iloti, la
polis
.
3.Sparta ha un sistema politico
oligarchico, perché il potere è nelle
mani di pochi, chiuso e conservatore
Gli organi di governo
In origine Sparta fu governata
da due re, che rimanevano in carica fino alla morte. La
costituzione attribuita a Licurgo (secolo
viii
a.C.), intro-
dusse nuove forme di potere: l’
apélla
,
cioè l’assemblea
generale di tutti gli spartiati, gli
éfori
(i sorveglianti) e i
geronti
(gli anziani).
I
geronti
erano ventotto, dovevano aver superato i ses-
sant’anni di età e rimanevano in carica a vita. I
geronti
e
i re componevano la
gerusía
, un consiglio che giudicava
i crimini più gravi, come i fatti di sangue e i tradimenti
contro lo Stato, e controllava l’operato di tutti gli altri
organi di governo. I membri della
gerusía
erano eletti
per acclamazione all’interno dell’
apélla
.
La collettività al di sopra degli individui
La socie-
tà spartana era fortemente militarizzata: la salvaguar-
dia dello Stato contava in assoluto più del benessere
individuale. Gli stessi spartiati, che pure erano la classe
dominante, conducevano una vita dura, sottoposta a
regole e controlli precisi. I singoli individui contavano
nella misura in cui potevano diventare soldati utili alla
collettività e il loro addestramento militare era estrema-
mente rigoroso.
L’educazione spartana era fondata sull’allenamento
fisico più che sulle attività intellettuali ed era imparti-
ta dallo Stato, non dalla famiglia; era così diversa dalle
altre forme di educazione dell’epoca che divenne ben
presto leggendaria.
L’educazione collettiva
I bambini maschi nati deboli
o malformati venivano gettati, secondo quanto si narra,
dal monte Taigeto che sovrastava la città. Gli altri,
all’età di sette anni, venivano sottratti alle famiglie e
vivevano in gruppi guidati dagli educatori adulti.
La vita comunitaria (fino ai trent’anni) mirava ad adde-
strare i giovani alle attività belliche, sviluppando in
essi le virtù guerriere e la resistenza fisica. Essi cammi-
navano scalzi, avevano un unico vestito per l’estate e
per l’inverno, dormivano
su giacigli improvvisati e
dovevano procurarsi il cibo
con qualsiasi espediente (la
caccia, la pesca e anche il
furto). Il loro addestramen-
to veniva completato con la
terribile pratica della
krip-
5.
Busto marmoreo
di un guerriero rinvenuto
nell’acropoli di Sparta (490 a.C.).
Costituzione
Sono le norme giuridiche che
stanno alla base di ogni atti-
vità legislativa, governativa
e giudiziaria di uno Stato. In
essa sono definiti i diritti e i
doveri dei cittadini e l’ordina-
mento dello Stato.
6.
Una scena di lavoro a Cirene,
colonia spartana in Africa
settentrionale, raffigurata
in una coppa di fattura spartana
del 560 a.C.
Storia07.indd 124
31/01/