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La Battaglia di Alessandro presenta i colori
e la ricerca del movimento della pittura ellenistica
Alessandro utilizzò la cultura anche come mezzo
di propaganda: quando intraprese la sua cam-
pagna militare per la conquista dell’Impero Per-
siano portò infatti al suo seguito poeti, storici,
geografi, scienziati, architetti e artisti allo scopo
di documentare e illustrare la sua opera di con-
quistatore e di scopritore di regioni sconosciute.
Non a caso l’opera che riesce a documentare al-
cuni importanti caratteri della pittura ellenistica
è il grande mosaico della
Battaglia di Alessandro
del III-II secolo a.C. (
Fig. 54
), che riproduce un
originale pittorico del IV-III secolo a.C. attribuito
ad Apelle o a Filòsseno di Eretria. Il mosaico fu
scoperto nella Casa del Fauno a Pompei il 24 ot-
tobre 1831 e da allora si ritiene che esso si riferi-
sca alla battaglia di Isso o a quella di Gaugàmela,
entrambe vinte da Alessandro contro i Persiani.
Nell’immagine compaiono pochi colori: il bian-
co, il nero, varie gamme di ocra, i bruni e il rosso,
cioè i colori tradizionalmente usati nella pittura
greca già nell’Età Classica. Si notano inoltre ef-
fetti di chiaroscuro, in modo evidente in alcuni
dettagli come nel caso del cavallo a destra nella
scena (
Fig. 55
). Un elemento molto importante
che si ricava dall’esame del mosaico è che esso
riporta l’attitudine dei pittori ellenistici a creare
le immagini con pennellate rade e con macchie
di colore senza definirne contorni e particolari:
una tecnica che ha consentito uno stile detto
impressionismo antico, poi sfociato in una parte
della pittura romana.
Un ultimo rilevante aspetto ricavabile dalla
Bat-
taglia di Alessandro
è che il forte intento narra-
tivo si accompagna a una tecnica molto efficace
nell’ambientare l’evento descritto in uno spa-
zio credibile: in pratica si ha una brillante resa
spaziale favorita dall’uso dello scorcio, cioè la
rappresentazione in prospettiva di un corpo in
posizione obliqua rispetto al piano di fondo. In
questo senso l’approdo della pittura greca coin-
cide con una nuova sensibilità per i problemi di
rappresentazione dello spazio, del tutto diverso e
superiore a quella di qualsiasi altra civiltà artisti-
ca del passato.
g h
Figg. 54-55
Battaglia
di Alessandro,
dalla Casa del Fauno
a Pompei, copia
del III-II secolo a.C.
da un originale di Apelle
o Filòsseno di Eretria
del IV-III secolo a.C.,
mosaico, 271x512 m;
Napoli, Museo
Archeologico Nazionale.
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