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L’Ottocento
Le coordinate storiche
1.
L’età napoleonica
La Francia dopo la rivoluzione 
L’ultimo tren-
tennio del Settecento vede il rapido succedersi di
due rivoluzioni: quella americana del 1775 e quel-
la francese del 1789. Entrambe lasciano un’eredi-
tà ideologica indelebile: per la prima volta vengo-
no redatte carte costituzionali, che riflettono la de-
finitiva
affermazione della borghesia come classe
dirigente
e propugnano principi a tutt’oggi fonda-
mentali, quali i
diritti dell’uomo
, il concetto di
cit-
tadino
, quello di
sovranità del popolo
(e dunque
il suo diritto all’autodeterminazione).
In Francia, la Repubblica nata dalla rivoluzione è
osteggiata dall’aristocrazia e dalle monarchie euro-
pee (tra cui spiccano Inghilterra e Austria) e vive i
suoi primi anni in uno stato di guerra permanente.
Nonostante gli ideali rivoluzionari, il potere è pre-
sto accentrato nelle mani di Maximilien de
Robe-
spierre
(1758-1794), che governa come un dittatore
e procede alla sistematica eliminazione di qualun-
que opposizione (persino i padri della rivoluzione,
Jean-Paul Marat e Georges Jacques Danton, vengono
assassinati): è il biennio del «
Terrore
» (1793-1794).
Questo clima di sospetto finisce però col ritorcersi
contro lo stesso Robespierre che, sospettato di vo-
lersi impadronire del potere assoluto, viene a sua
volta giustiziato nel 1794. La fine del Terrore apre
un periodo di riforme costituzionali e di suprema-
zia del
Direttorio
, l’organo preposto al governo del-
la Francia. Esso si rivela tuttavia instabile e diversi
tentativi di rovesciarne il potere si susseguono tra
il 1795 e il 1799.
In breve
Con la campagna d’Italia (1796-1799), combattuta nel solco degli ideali rivoluzionari, il generale fran-
cese
Napoleone
Bonaparte giunge
al potere
, che consolida in senso autoritario autoproclamandosi
imperatore
nel
1804
. In Italia e nel resto d’Europa nascono numerosi governi filo-napoleonici.
La supremazia di Napoleone è però arrestata dalla
disfatta
della
campagna di Russia
(1812) e dalla
battaglia di Lipsia (1813). Fuggito dall’esilio all’Elba, con la sconfitta di
Waterloo
e il nuovo esilio a
Sant’Elena (1815)
Napoleone
è definitivamente
vinto
.
Nel
1815
il
Congresso di Vienna
segna un
ritorno all’assetto geo-politico pre-napoleonico
, che
consegna parte dell’Italia del Nord (Lombardia, Veneto e attuale Friuli - Venezia Giulia) all’Austria, il cui
regime poliziesco fomenta le ansie rivoluzionarie della classe dirigente settentrionale.
Sotto la direzione della casa reale di Savoia, il dibattito politico ha la sua attuazione nelle
guerre d’in-
dipendenza
prima e nella
missione di Garibaldi
poi (1860), con la quale si giunge all’annessione del
Regno delle Due Sicilie e infine nel
1861
all’
Unità d’Italia
.
Invenzioni quali la
macchina a vapore
e la
locomotiva
danno il via all’
industrializzazione
, con con-
seguente urbanizzazione di larghe fette della popolazione europea.
le
coordinate
storiche
Tra rivoluzione
e restaurazione