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Lezione
Lezione LIM
1
Nel linguaggio topografico si chiamano misure di “campagna” quelle
effettivamente determinate sul posto.
2
In topografia si chiamano usualmente “cerchi” i goniometri orizzontale e
verticale.
14.1
Le misure rilevate devono essere
interpretate anche da persone diverse
Forniamo di seguito un’indicazione di come vengono
eseguite effettivamente le misure angolari in campagna
1
,
anche se tratteremo l’argomento in modo più approfon-
dito nel secondo volume di questo corso, per abituare fin
d’ora alla lettura del “libretto di campagna”.
In genere il rilevatore riporta le misure topografiche prese
direttamente sul luogo dove avvengono le operazioni in
uno specchietto, detto appunto “libretto di campagna” o
“libretto delle misure”, suddiviso in colonne, dove vengo-
no indicate:
1) denominazione dei punti di stazione;
2) denominazione dei punti rilevati;
3) letture angolari al cerchio orizzontale;
4) letture angolari al cerchio verticale;
5) distanze o letture alla stadia;
6) note.
Lo scopo di seguire con uno schema ben ordinato la regi-
strazione delle misure effettuate è quello di consentire
anche ad altre persone di interpretarle correttamente.
L’esempio sopra riportato si riferisce a misurazioni effet-
tuate con il goniometro (chiamato
teodolite
se si tratta di
goniometro con precisioni di 0,1 ÷ 1 mgon o
tacheome-
tro
se si tratta di goniometro meno preciso, cioè 1 ÷ 10
mgon). Tale strumento permette la misurazione di angoli
su un cerchio
2
orizzontale ed un cerchio verticale, quasi
sempre a graduazione destrorsa, cioè con angoli crescenti
in senso orario.
14.2
Gli angoli di direzione individuano
una direzione rispetto ad un’origine
arbitraria
Gli angoli orizzontali sono chiamati
angoli di direzione
,
poiché individuano una determinata direzione, rispet-
to ad una direzione origine, lungo la quale la lettura al
goniometro sarebbe zero. Tali angoli vengono indicati
con il nome del vertice in cui si effettua la misura, seguito
dal nome del vertice collimato, cioè quello su cui viene
diretto il cannocchiale del goniometro, racchiusi tra
parentesi tonda. Ad esempio (AC) rappresenta l’angolo di
direzione secondo il quale il vertice C è visto dal vertice A.
Se la direzione origine coincide con la direzione del Nord
geografico o magnetico (cioè quello determinato con la
bussola), allora gli angoli di direzione si chiamano
azi-
mut
(geografici o magnetici).
In questo corso, differenzieremo tali angoli dai precedenti
angoli di direzione indicandoli con le lettere che indivi-
duano il vertice di stazione e il vertice collimato, precedu-
te dalla lettera greca
ϑ
(theta). Ad esempio
ϑ
AB
individua
l’azimut del punto B visto dal punto A.
È importante precisare sin d’ora la differenza tra gli angoli
di direzione e gli azimut. La misura di un solo angolo
di direzione non ci permette di stabilire la direzione del
punto collimato, essendo incognita la direzione corri-
spondente all’origine degli angoli orizzontali. Invece la
conoscenza di un solo azimut ci permette di conoscere la
direzione del punto collimato, in quanto l’origine degli
angoli in questo caso è nota.
Determinazione
degli angoli dalle
misure topografiche
di campagna
14
Unità 3
applicazioni della trigonometria
α
= (AB) – (AC) + 360°
β
= (BC) – (BA)
(AC)
(AB)
(BA)
(BC)
A
C
B
Origine degli angoli
del goniometro orizzontale
Origine degli angoli
del goniometro orizzontale
270°
0
180°
90°
90°
180°
0
270°
α
β
Fig. 1