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Il secondo Novecento
Il classico
n
I L C L A S S I C O
n
Tractatus logico-philosophicus
(1921)
Il genere
Il
Tractatus logico-philosophicus
, come scrive Wittgenstein nella
Prefazione
, non è un ma-
nuale di filosofia: non ha un intento esplicativo, ma
teorico
; Wittgenstein si propone
di tracciarvi un limite all’espressione dei pensieri e ritiene che lo si possa tracciare so-
lo nel linguaggio.
Nel
Tractatus
vengono delineate un’
ontologia
e una
teoria del linguaggio
: Wittgen-
stein vi esamina la costituzione del mondo (inteso come totalità di fatti) e le caratte-
ristiche delle immagini che ci facciamo dei fatti, i caratteri specifici delle immagini
linguistiche dei fatti (ossia delle proposizioni) e ciò che può essere detto sensatamen-
te nel linguaggio; come corollario delle tesi sostenute sul linguaggio, Wittgenstein
espone le proprie vedute sull’Io, sul numero, sulla natura delle leggi scientifiche, sul
concetto di dimostrazione, sul valore, su vita e morte.
L’opera è composta da 526 proposizioni ordinate in modo gerarchico. Le sette propo-
sizioni gerarchicamente più alte sono indicate con un numero intero composto di una
sola cifra; le altre sono indicate con un numero decimale, che ne indica la posizione,
fino a un massimo di sei cifre.
Il titolo
Il titolo latino dell’opera fu suggerito a Wittgenstein da George Edward Moore per
l’edizione del 1922 e si è imposto sul titolo inglese
Philosophical Logic
(
Logica filo-
sofica
).
Storia ed edizioni
A eccezione di tre brevi testi, il
Tractatus logico-philosophicus
è l’unico scritto filosofico
di Wittgenstein apparso nel corso della sua vita. Terminato durante la Prima guerra
mondiale, esso contiene le riflessioni maturate da Wittgenstein negli anni della for-
mazione a Cambridge. Nel 1921 apparve in lingua tedesca nella rivista “Annalen der
Naturphilosophie” e fu ripubblicato nel 1922 come volume con il titolo
Tractatus lo-
gico-philosophicus
, in lingua inglese con testo tedesco a fronte. La traduzione contiene
la prefazione di Bertrand Russell. Nel 1929 il
Tractatus
fu accettato all’Università di
Cambridge come tesi di dottorato.
Perché è considerato un classico?
Il
Tractatus logico-philosophicus
è l’opera in cui trova espressione la prima fase del pen-
siero del filosofo austriaco, che ha avuto una notevole influenza sullo sviluppo del
neopositivismo e del Circolo di Vienna. Nel
Tractatus
Wittgenstein propone una
teo-
ria raffigurativa del linguaggio
, secondo cui il linguaggio è significante solo in quan-
to raffigura dei fatti; un linguaggio che non abbia funzione raffigurativa è privo di sen-
so. Una delle tesi centrali sostenute da Wittgenstein, e ampiamente ripresa nell’empi-
rismo logico, è quella secondo la quale la condizione per cui una proposizione può
essere considerata dotata di senso è che possa essere
verificabile
o
falsificabile
: com-
prendere una proposizione significa sapere che cosa accade se essa è vera.
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