Page 30 - 120900034783_stroppa_fisica_societa

Basic HTML Version

SEZIONE 3
IL MOVIMENTO E LE FORZE
Sulle strade della sostenibilità
L
e aziende automobilistiche sono sempre più impegnate in progetti destinati alla riduzione dei consumi di
carburante e al contenimento delle emissioni di anidride carbonica e di inquinanti nell’ambiente. Le carat-
teristiche sulle quali si deve operare per ottenere questi risultati sono la
leggerezza degli autoveicoli
e la loro
aerodinamicità
.
L’
aerodinamicità
è, come abbiamo appena detto nel paragrafo, la capacità che possiede un oggetto in mo-
vimento di vincere la resistenza dell’aria. È una proprietà fisica di grande importanza per i mezzi di trasporto:
un’automobile poco aerodinamica deve impiegare una maggiore forza per opporsi alla resistenza dell’aria; di
conseguenza,
consuma più carburante
.
Il calcolo della resistenza aerodinamica
La
resistenza aerodinamica
R
che un’automobile incontra durante il suo movimento è direttamente propor-
zionale alla “sezione maestra”
S
(l’area della sezione frontale del veicolo), alla densità dell’aria d e al quadrato
della velocità
v
dell’automobile:
R
½
C
x
d S v
2
La dipendenza dalla sezione impone la scelta di forme affusolate.
La dipendenza dal quadrato della velocità spiega perché questi studi sono importanti, soprattutto per le auto
molto veloci.
Il coefficiente di proporzionalità
C
x
viene chiamato
coefficiente di resistenza aerodinamica
. Il suo valore
(adimensionale) dipende in prima approssimazione dalla
forma dell’automobile
. Oltre alla linea complessiva
della carrozzeria, hanno una grande importanza le eventuali appendici (specchi, portapacchi) e altri elementi
di disturbo (maniglie, fessure).
Non esiste una formula in grado di calcolare il valore del
C
x
in base alla forma dell’automobile; non è neanche
possibile stabilire quale forma deve avere un’automobile in base al valore del
C
x
che si vuole ottenere.
In genere, questi studi vengono condotti per via sperimentale: si realizzano dei modelli delle automobili (
prototipi
),
che vengono poi sottoposti all’impatto con l’aria in apposite
gallerie del vento
. In queste strutture, i modelli
sono investiti da correnti d’aria
simili a quelle che potrebbero
incontrare durante il loro mo-
vimento.
Appositi sensori disposti sui
modelli sono in grado di regi-
strare le forze e le pressioni cui
sono sottoposti e come queste
grandezze variano al variare
della velocità.
Progettare un’automobile
Il compito di un
progettista automobilistico
(
designer
) è molto complesso, perché deve tenere conto di
molti fattori, non solo di tipo tecnico. Nel suo lavoro, è guidato principalmente dalla funzione del veicolo che
deve progettare. Per esempio, tra un’auto sportiva e una
citycar
esistono regole e scelte estetiche e strutturali
completamente differenti:
nelle
auto sportive
o da corsa, è fondamentale focalizzarsi sull’aerodinamica e sulla stabilità;
nelle
vetture da città
, i parametri basilari sono l’abitabilità e la praticità di guida nel traffico cittadino.
Il ruolo di un
designer
è quindi quello di conciliare le seguenti esigenze, talvolta contrastanti:
le richieste estetiche e il gusto dei possibili acquirenti, tenendo conto dei modelli già esistenti e delle indagini
di mercato, che evidenziano quali criteri di scelta potrebbero venire privilegiati dai futuri clienti;
la sicurezza del mezzo, in termini di stabilità, riduzione di gas serra e di emissioni nocive anche all’interno
dell’abitacolo, e l’uso di materiali particolari (per esempio ignifughi);
il rapporto con i processi di ingegnerizzazione, che comprendono la fattibilità a livello industriale dei prototipi,
la funzionalità del prodotto (un’automobile deve essere comoda e maneggevole, oppure veloce e stabile) e
le verifiche aerodinamiche, che hanno un legame con i consumi del veicolo.
Ridurre la resistenza aerodinamica,
per ridurre consumi
e inquinamenti delle automobili
Nelle
gallerie
del vento
si studia
l’aerodinamica
dei veicoli. Potenti
ventilatori con
diametri di parecchi
metri spingono
l’aria contro i veicoli
fermi, a velocità
che possono
raggiungere alcune
centinaia di km/h.
Fisica_07-impa.indd 234
18/12/