Page 28 - 120900031632_conte_loradilatino

Basic HTML Version

298
Civiltà
Titolo su una riga
sottotitolo
Civiltà (3)
Essere è apparire
La bellezza e la cura del corpo
nell’antica Roma
Trucchi allo specchio
Se pensate che trascorrere ore e ore
davanti allo specchio a sistemare
i capelli con il gel o contornare gli
occhi di rimmel sia un’abitudine tutta
moderna... vi sbagliate di grosso!
Nei musei archeologici sono esposti
ampi ‘campionari’ di specchi (
............
.......................
): piccoli, grandi, tondi o
ovali, d’argento, di rame o di vetro
piombato, segno che la cura del
corpo e la bellezza fisica (
forma
)
erano considerate importanti nel
mondo antico come lo sono oggi.
Quando si trattava di trucco e belletti
le
...................................
romane erano
esigentissime e spesso disponevano
di un’
ancilla
...........................
»)
specializzata in maquillage (trucco;
in latino:
fucatio
), l’
ornatrix
. Fra gli
‘accorgimenti’ estetici più in voga,
vi era l’uso di schiarire braccia e
volto con la
cerussa
, un’antenata del
nostro fondotinta; infatti, mentre
oggi si ricorre alla tintarella (anche
artificiale) per assumere un colorito
più scuro, un tempo il candore della
pelle era un indizio di agiatezza.
Altri cosmetici che non potevano
assolutamente mancare nella trousse
...........................
»; in latino:
capsa
; in
inglese: beauty-case) di una donna
romana erano lo
stibium
per mettere
in risalto gli occhi (proprio come
il rimmel) e il
fucus
o il
minium
,
tinture in varie tonalità di rosso
adoperate per colorare guance e
labbra.
Pettine, spazzole
e pinzette
Grande attenzione era riservata
anche all’acconciatura dei capelli
(
...................................
), spesso pettinati
in architetture stravaganti come
il
tutulus
, che prevedeva ciocche
raccolte a cono secondo la moda
etrusca. In età imperiale si diffuse poi
la moda dei riccioli (
cicinni
) disposti
a corona sulla fronte, un tipo di
pettinatura che ricorre in molti busti
romani. Ma come si arricciavano i
capelli? Semplice, con il
calamister
,
un piccolo bastoncino di metallo
riscaldato sul fuoco, che ricorda da
vicino i ‘ferri del mestiere’ del nostro
parrucchiere.
Anche chi aveva problemi di
calvizie poteva sbizzarrirsi con
pettini e spazzole, ricorrendo alla
parrucca. Ne esistevano di vari tipi:
il
capillamentum
, realizzato con
capelli di genti nordiche; il
galeus
,
con una base in cuoio; il
corymbion
,
di forma triangolare con riccioli
raccolti a imitazione dei grappoli
di frutti dell’edera. Inoltre, i capelli
potevano essere tinti con il
sapo
(un
miscuglio a base di grasso caprino
e cenere, inventato dai Galli) e
profumati con vari unguenti. Anche
gambe e ascelle erano oggetto di
accurato trattamento: attraverso le
..
.................................
(«pinzette») o una
particolare pasta a base di resina e
olio si provvedeva alla depilazione dei
...................................
in eccesso.
Ritratto femminile, II secolo d.C.
Donna intenta alle cure personali assisti-
ta dalle schiave, rilievo, II secolo d.C.
Pinzette di epoca romana.
Pettine di piombo di epoca imperiale.
Roma, Antiquarium.
L1_U22_284_304.indd 298
29/11/