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BLOCCO TEMATICO A
  Office automation – livello avanzato
LEZIONE
Font tipografici
La comprensione della lettura è anche un problema percettivo e riguarda la cor­
retta identificazione e decodifica delle lettere che compongono le parole e le frasi.
La lettura sul monitor del computer comporta una maggiore difficoltà rispetto
alla lettura di pagine stampate su carta (si stima che sia più lenta di circa il 25%),
e tale problema ha imposto a designer e progettisti di trovare dei rimedi.
Gli screen font
Queste difficoltà hanno spinto diverse aziende a commissionare a designer la
creazione di speciali set di caratteri (
font-family
) che potessero in qualche modo
porre rimedio alla maggior difficoltà di lettura che si verifica su schermo.
Già il sistema operativo Macintosh faceva uso da tempo per i messaggi di sistema
di un font particolare, il
Chicago
, dall’aspetto tozzo e lineare, con poche linee
oblique, facile da leggere anche a risoluzioni piuttosto basse.
In particolare,
Microsoft
ha commissionato l’ideazione di caratteri che potessero
essere impiegati per il proprio sistema operativo, operazione particolarmente
importante per lo sviluppo e il miglioramento delle interfacce. Questo processo
ha portato alla progettazione dei cosiddetti
screen-font
o
font per lo schermo
:
Verdana
(nel 1994) e
Georgia
(in seguito).
A oggi si contano innumerevoli screen font; in questa lezione ci concentreremo
sui principali aspetti che li accomunano tutti.
Le grazie
Esistono due categorie principali nelle quali vengono classificati i font:
con grazie
(per esempio Georgia) e
senza grazie
(per esempio Verdana).
Un tipico esempio di carattere con grazie è
Times
(o New York per gli utenti Mac).
Le sue lettere includono piccole appendici che conducono le linee ascendenti o
discendenti “verso” la lettera successiva. Si ritiene che l’uso delle grazie agevoli
la lettura su carta e renda più belli i caratteri, soprattutto nel caso di paragrafi
lunghi e densi.
1
Times New Roman
Georgia
Font con grazie:
Font senza grazie:
Arial
Verdana
Tahoma
L’altra categoria di caratteri è detta
senza grazie
, o
bastoni
, perché le lettere
sono del tutto prive di queste appendici: i caratteri sono costituiti da linee che ter­
minano in maniera netta, come dei bastoni, appunto. Alcuni esempi sono
Arial
,
Verdana
,
Impact
,
Helvetica
,
Chicago
.
Solitamente, grazie alla loro maggior facilità di lettura in testi lunghi e con dimen­
sione ridotta, i caratteri con grazie si prestano a essere usati per il corpo degli
articoli.
Di contro, i caratteri bastoni non sono sempre adatti a testi lunghi, ma appaiono
più incisivi nel riprodurre i titoli degli articoli a dimensioni più grandi, oltre a
fornire un utile contrasto visivo rispetto al carattere utilizzato per il corpo degli
articoli.
Rifletti
: il font utilizzato per questa lezione è con grazie o senza?
L
Grazie