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• L’obiettivo della traduzione è la fedeltà al testo d’origine, una
fedeltà che non significa tradurre parola per parola, ma cer-
care di rendere il messaggio testuale nella sua autenticità. Le
due traduzioni proposte perseguono lo scopo in modi molto
diversi, già a partire dall’estensione del testo: gli 8 versi di
Canali (quanti quelli di Orazio) contro i 18 di Mandruzzato.
Come si spiega, a tuo parere, questa differenza di dimensio-
ni? Ti sembra che il titolo
La giornata
sia appropriato?
• Come è stata resa da Canali l’espressione
scire nefas
del v. 1?
E da Mandruzzato? Quale delle due traduzioni ti sembra più
efficace?
• Mandruzzato presenta per i vv. 2-3 una traduzione («quando
si chiuderà la tua vita, la mia vita»), che si può chiamare ‘iper-
semantica’ in quanto aggiunge significato all’originale latino.
Che cosa dice di più, in particolare?
• Negli stessi vv. 2-3 manca in Mandruzzato la traduzione del
termine
di
presente nell’originale latino. Per quale motivo, a
tuo parere, questa parola è stata omessa dal traduttore?
• La resa da parte di Canali di
vina liques
con «filtra vini» dà
quasi l’idea che Leuconoe sia la cantiniera di una locanda, ad-
detta a spillare il vino, e stride un po’ con l’invito «sii saggia»
che la precede. Non ti sembra che tradurre «filtra il vino» dia
un senso completamente diverso alla traduzione?
• L’espressione
spem longam reseces
(v. 7) è tradotta da Canali
«tronca lunghe speranze», da Mandruzzato «recidi la speran-
za lontana», a p. 163 «accorcia la speranza».
Quale delle tre traduzioni ti sembra più appropriata? Proponi
una tua traduzione.
Attività
Traduzioni
a confronto
Non chiedere, o Leuconoe, (è illecito saperlo) qual fine
abbiano a te e a me assegnato gli dei,
e non scrutare gli oroscopi babilonesi. Quant’è meglio
accettare
quel che sarà! Ti abbia assegnato Giove molti inverni,
5
oppure ultimo quello che ora affatica il mare Tirreno
contro gli scogli, sii saggia, filtra vini, tronca
lunghe speranze per la vita breve. Parliamo, e intanto
fugge l’invido
tempo. Afferra l’oggi, credi al domani quanto meno
puoi.
(L. Canali)
La giornata
Non domandare tu mai
quando si chiuderà la tua
vita, la mia vita,
non tentare gli oroscopi d’oriente:
5
male è sapere, Leucònoe.
Meglio accettare quello che verrà,
gli altri inverni che Giove donerà
o se è l’ultimo, questo
che stanca il mare etrusco
10
e gli scogli di pomice leggera.
Ma sii saggia: e filtra vino,
e recidi la speranza
lontana, perché breve è il nostro
cammino, e ora, mentre
15
si parla, il tempo
è già in fuga, come se ci odiasse!
Così cogli
la giornata, non credere al domani.
(E. Mandruzzato)
• Prova a dare una tua traduzione della formula
carpe diem
:
…………………………………… .
• Ti sembra che in questo testo Orazio inviti al piacere o alla
rinuncia?
• Come viene intesa comunemente oggi l’espressione
carpe
diem
?
• Da quali tenui indizi puoi desumere che Leuconoe nutra un
qualche interesse affettivo per Orazio?
• Indica qualcuno degli
enjambement
presenti nel testo.
• Il coriambo è un piede composto da ………………………… .
• Nel v. 6 il coriambo coincide con l’espressione chiave ............
………………………………… .
Attività
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