Page 26 - 120900029805_beccastrini_geoviaggi

Basic HTML Version

La popolazione attiva
L’economia si fonda sul
lavoro materiale
e
intellet-
tuale
: la capacità di lavorare è la prima e la più impor-
tante risorsa dell’uomo.
Quando ci riferiamo al lavoro, concentriamo la nostra at-
tenzione su una determinata fascia della popolazione, la
popolazione attiva
. Con questo ter mine si intende
quella
parte della popolazione in età lavorativa
che è
occupata
o
in cerca di lavoro
. L’età lavorativa media
è compresa fra i 15 e i 64 anni di età, pur presentando
delle differenze in ciascun Paese, legate alle dif ferenti
condizioni di sviluppo. Gli occupati e i disoccupati di un
determinato territorio si calcolano sul totale della popo-
lazione attiva; gli
occupati
per ogni settore si calcolano
sulla base di
quanti individui risultano impiegati
.
Produttività e occupazione
Per comprendere meglio il legame tra occupazione e
produzione bisogna introdurre il
concetto di produtti-
vità
. Quando si sente parlare di crescita della produzio-
ne si è indotti a ritenere che questa generi una conse-
guente crescita dell’occupazione. In realtà non sempre è
così, perché la
crescita
delle
quantità di prodotto
può
avvenire per una
crescita
delle
quantità prodotte da
ciascun lavoratore
, cioè con una crescita della produt-
tività dovuta sia a una
nuova organizzazione del lavo-
ro
, sia all’introduzione di
nuove tecnologie
. Si calcola
che mediamente non si ha un aumento dell’occupazio-
ne in presenza di una crescita del Prodotto Inter no Lor-
do inferiore al 2%. Con la
recente crisi economica
, do-
po un crollo generalizzato degli indicatori del PIL nel
mondo, nel 2009 si è registrato un
tasso
di
disoccupa-
zione
superiore all’
8%
, e maggiore di più di due punti
percentuali rispetto a quello registrato nel 2007.
Occupazione e disoccupazione
Il numero dei
disoccupati
nel mondo risulta aumenta-
to, ma un calcolo preciso e attendibile della disoccupa-
zione è dif ficile in quanto la situazione occupazionale
non è omogenea in tutto il mondo e in molti Paesi in via
di sviluppo è molto dif fuso il cosiddetto
lavoro infor-
male
. La categoria più colpita dalla disoccupazione ri-
sulta quella dei
giovani
fra 15 e 24 anni, circa il 47% del
totale dei disoccupati. Permangono inoltre disparità fra i
sessi: le
donne
disoccupate sono circa il 50% sul totale,
contro il 16% degli uomini.
102
S
TUDIA CON LA CARTA
+
WEB
Gli occupati nei tre settori economici
Le tre carte che ti pr esentiamo raffigurano la percentuale di
occupati per ciascun Paese, rispettivamente nel settor e pri-
mario, nel secondario e nel terziario. Il più alto numer o di oc-
cupati nel primario si r egistra nei Paesi meno sviluppati del-
l’Africa subsahariana; i Paesi con la più alta percentualedi ad-
detti al secondario sono situati nell’Europa dell’Est; i Paesi al-
tamente sviluppati sono quelli con le più alte per centuali di
addetti al terziario.
Il lavoro
Geo-glossario
• disoccupati -
sono persone senza lavoro durante un
definito periodo di tempo, che non solo sono disponi-
bili al lavoro ma che nel periodo indicato hanno com-
piuto passi specifici per trovare un impiego dipenden-
te o per mettersi in proprio.
• lavoro informale -
è il lavoro non ufficiale e a volte ille-
gale. Esso costituisce una zona grigia che sfugge alle
statistiche e, cosa più grave, sfugge alle tutele pr eviste
dalla legge, a garanzia dei diritti irrinunciabili dei lavoratori
alla salute, alla sicurezza, all’equità della retribuzione e
alla ragionevole durata della settimana lavorativa. Il lavo-
ro informale, molto meno costoso per le imprese rispet-
to a quello ufficiale, è diffuso nei Paesi in via di sviluppo.
34,9% primario
22,4% secondario
42,7% terziario
L’occupazione mondiale nei tre settori
Clicca
sulla carta che presenta la percentuale
di occupati del primario nel mondo per visualizzare
una carta che presenta l’apporto del settore
primario al PIL di ciascun Paese
.
Clicca
per avere
l’aggiornamento
dei dati