Page 22 - 120900029805_beccastrini_geoviaggi

Basic HTML Version

Le politiche di liberismo economico
Negli ultimi trent’anni la maggior parte dei governi dei
Paesi sviluppati, in accordo con le
istituzioni econo-
miche internazionali
(FMI, Banca Mondiale e WTO),
ha seguito una politica di
liberismo economico
cioè
tendente a
ridurre
il più possibile l’intervento dello
Stato nell’economia, assumendo le seguenti linee:
privatizzazione
delle aziende statali, spesso desti-
nate a servizi di pubblica utilità;
ridimensionamento
delle politiche del
Welfare Sta-
te
(Stato sociale), volte cioè a garantire servizi pub-
blici da parte dello Stato;
abbassamento delle imposte
, anche per la riduzio-
ne dei costi del Welfare State.
In generale queste politiche hanno favorito la
globa-
lizzazione
. Inoltre grazie al liberismo e alla globaliz-
zazione si è assistito:
a una progressiva
limitazione
della capacità di
con-
trollo degli Stati
sull’economia;
alla
crescita del potere
di iniziativa
delle multina-
zionali
, che hanno delocalizzato i propri impianti,
spesso favorendo l’industrializzazione dei Paesi in via
di sviluppo, ma deindustrializzando i Paesi sviluppati;
alla grande
crescita economica
di alcuni
Paesi in
via di sviluppo
a cominciare da Cina e India.
La mappa economica del mondo
Attualmente dal punto di vista dello viluppo economi-
co e dello sviluppo umano i
Paesi
della Terra possono
essere divisi nei seguenti
cinque gruppi
:
il gruppo dei
Paesi altamente sviluppati
che com-
prende Unione Europea, Stati Uniti, Canada, Giap-
pone, Australia e Nuova Zelanda;
il gruppo denominato
BRIC
, comprendente Brasile,
Russia, India e Cina, cioè i Paesi che stanno entran-
do nel gruppo dei Paesi altamente sviluppati;
I Paesi del
NIC
(
Newly Industrialized Country
) cioè i
Paesi di nuova industrializzazione);
i Paesi con un
elevato PIL ma non industrializ-
zati
, cioè alcuni dei maggiori produttori di petrolio
come l’Arabia Saudita e i Paesi del Golfo Persico che
esercitano un’influenza sull’economia mondiale.
Parte di questi presentano un alto livello di svilup-
po umano;
i
Paesi privi di sviluppo
, come quelli dell’Africa
subsahariana.
92
S
TUDIA CON LA CARTA
La mappa economica mondiale
La carta ti mostra dove sono collocati i Paesi
appartenenti a ciascuno dei cinque gruppi che
formano i soggetti della mappa dell’economia
mondiale.
Gli effetti della globalizzazione
La Cina, una potenza industriale
Negli ultimi anni la Cina ha r egistrato una cr escita
vertiginosa: nel corso del 2008 il suo PIL è aumen-
tato del 9%, dato molto elevato ma comunque infe-
riore al record ottenuto dal Paese nel 2007, quando
l’incremento del PIL fu superiore al 12%.
Attualmente la Cina è il terzo Paese al mondo per
PIL e il secondo per valor e della pr oduzione indu-
striale; il settore secondario concorre alla formazione
del Prodotto Interno Lordo cinese per il 49,6%. Il
grande aumento della produzione industriale e il vo-
lume delle esportazioni dirette verso i Paesi altamen-
te sviluppati hanno fatto assegnar e alla Cina l’attri-
buto di «fabbrica del mondo». L ’economia cinese è
un chiaro esempio del recente sviluppo dei Paesi ap-
partenenti al gruppo BRIC.