La storia
La discussione sull’art. 53 fu incentrata sul principio della progressività del sistema tributario, che rappresentava una novità per l’ordinamento italiano.
L’on. Salvatore Scoca (Democrazia cristiana) affermò che il principio della progressività serviva a redistribuire il carico fiscale che, attraverso i tributi indiretti, incideva eccessivamente sulle «classi meno abbienti»: per questo motivo era necessario eliminare questa disuguaglianza attraverso la «non imponibilità del reddito minimo» e «l’applicazione progressiva dei tributi sui patrimoni e sui redditi globali più ricchi al fine di compensare con questi la necessaria diminuzione della pressione tributaria sulle classi povere».
Spiegò Scoca: «Naturalmente con questa enunciazione non vogliamo dire, né lo potremmo, che tutte indistintamente le imposte debbono essere progressive, perché ben sappiamo come ciò sarebbe impossibile e scientificamente errato».