L'exhibit nella didattica delle scienze. Un esempio in ambito fisico e uno in ambito biologico.

E’ opinione diffusa che l’exhibit sia un dispositivo di apprendimento delle scienze tipicamente museale. Chi conosce la storia della sua origine sa però che Frank Oppenheimer, alcuni anni prima di fondare l’Exploratorium di San Francisco, ne aveva utilizzato un centinaio per insegnare le scienze agli studenti di una scuola superiore di Pagosa Springs (Colorado) ottenendo ottimi risultati. Pietro Danise e Emilia Franchini, autori con Grazia Bertini, del testo La città della Scienza, 22 anni fa hanno creato un progetto di ricerca e formazione sulla didattica delle scienze centrato sull’exhibit (Scienza under 18) che oggi ha diffusione nazionale ed è un riferimento per moltissimi docenti di materie scientifiche. Sulla base della loro lunga esperienza in questo ambito, essi propongono un webinar nel quale i docenti saranno guidati a ideare e costruire degli exhibit con materiale povero e ad utilizzarli in classe per insegnare le scienze in modo attivo, coinvolgente e motivante.


Pietro Danise ed Emilia Franchini, autori, insieme a Grazia Bertini,  di numerosi testi di scienze per la scuola secondaria di primo grado, l’ultimo dei quali è La città della scienza, sono stati stato docenti di Matematica e Scienze. Nel 1997 hanno ideato un progetto centrato sulla didattica dell’exhibit , chiamato Scienza under 18, che, coinvolgendo tutti i livelli di scuola,  viene realizzato ancora oggi  in numerose città italiane.