Gli obiettivi


Letteratura ed ecologia hanno un interesse in comune: la relazione tra gli individui e gli ambienti, naturali o sociali, reali o potenziali. Non solo: il discorso ecologico adotta volentieri costruzioni narrative tipicamente letterarie; d’altra parte, la letteratura contemporanea trae spesso dal campo ecologico temi legati alle questioni ambientali. Nella lezione, si approfondirà il nesso tra letteratura e ecologia prendendo in esame le opere di alcuni tra i maggiori autori e autrici dal Novecento a oggi, per delineare una storia ambientale della letteratura italiana nel quadro della cultura e della società globali.

 

Si parlerà di:



  • Letteratura e ecologia. Questioni e prospettive. Introduzione: cosa hanno in comune letteratura e ecologia? Le radici storiche e le premesse teoriche della relazione. Strumenti per lo studio e l’analisi.

  • La letteratura italiana del Novecento. Ecologia e scrittura nelle opere di autori e autrici come Italo Calvino, Primo Levi, Mario Rigoni Stern, Anna Maria Ortese.

  • Poesia e ecologia. Rappresentazioni della natura minacciata, da Andrea Zanzotto ad Antonella Anedda: un percorso tra i versi ecologici dei poeti contemporanei.

  • Gli autori di oggi. Con quali modalità (realistiche o distopiche), ambientazioni (le città o i paesaggi meno contaminati), modelli e prospettive gli autori di oggi parlano di natura, paesaggio, ecologia.

  • La letteratura all’epoca dell’Antropocene. Attraverso gli esempi di autori internazionali (da Ghosh a Safran Foer, da Franzen a Atwood) si rifletterà sul ruolo e il valore della letteratura davanti alla crisi ecologica attuale



Relatore


Niccolò Scaffai insegna Critica letteraria all’Università di Siena, dove dirige il Centro di Ricerca Franco Fortini. Ha insegnato dal 2010 al 2019 all’Università di Losanna. È membro del direttivo di Compalit (Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura). Collabora con diverse riviste scientifiche e testate culturali. Tra i suoi ultimi libri: Il lavoro del poeta (2015), Letteratura e ecologia (2017), i commenti alle opere di Montale per Mondadori (La bufera e altro, 2019; Farfalla di Dinard, 2021).

 

Dal nostro catalogo Università e saggistica

LA REGOLA E L'INVENZIONE

di Niccolò Scaffai
I saggi raccolti nel volume riflettono una medesima idea sullo studio della letteratura: dalla conoscenza della regola generale (in cui rientrano elementi di stile, di teoria e di storia della letteratura) procede l'invenzione (nel senso di inventio, reperimento) degli argomenti critici. Scandito in tre parti (I. Forme e generi della poesia, II. Testi e letture, III. Stili e temi della prosa), il volume è attraversato da alcune linee principali: la "forma libro" nella poesia, la relazione tra le scritture eccentriche o 'estreme' (giovanili, postume, inedite) di un autore e le sue opere maggiori, la permanenza e l'evoluzione nel Novecento di istituti e concetti cruciali nello svolgimento della letteratura italiana. La maggior parte dei saggi tratta di "macrotesti"; ma anche le letture ravvicinate tendono alla collocazione di singoli scritti e poesie nei rispettivi libri o raccolte. L'idea di base è che il modo in cui un autore organizza la propria opera abbia direttamente a che fare con la sua poetica (e, indirettamente, con una visione del mondo).
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IL POETA E IL SUO LIBRO

di Niccolò Scaffai
Il libro di poesia è una raccolta in cui l'accostamento dei singoli testi dipende dalla strategia dell'autore. Rispetto agli studi precedenti sulla «forma-libro», questo volume combina originalmente tre diverse prospettive: 1) storica, per cogliere e interpretare le elaborazioni stilistiche, l'espressione di posizioni ideologiche, l'ideazione di sistemi culturali che la letteratura contemporanea deve al libro di poesia; 2) teorica, per analizzare un tipo di testo come il libro di poesia, che unisce coerenza e discontinuità; 3) critica, per valutare vantaggi e limiti dei metodi interpretativi attraverso i quali accostarsi alla «forma-libro». Nella prima parte del lavoro, l'attenzione è rivolta agli elementi logico-formali, con l'obiettivo di individuare i principi per una retorica del libro di poesia. Gli esempi sono tratti dalla poesia del Novecento, italiana e straniera, da Saba a Pavese, da Montale a Sereni, da T.S. Eliot a Derek Walcott. Nella seconda parte, la riflessione sul rilievo del libro di poesia nella coscienza degli autori contemporanei precede l'analisi di tre libri rappresentativi, per motivi diversi, della poesia italiana nel Novecento: Trieste e una donna di Umberto Saba, La bufera e altro di Eugenio Montale, Gente di corsa di Tiziano Rossi.
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