Le radici del processo di integrazione europeo, dall’antifascismo alle Comunità europee

Obiettivi


L’obiettivo è quello di raccontare la complessità delle ragioni che dettero avvio al processo di integrazione europea dopo la Seconda guerra mondiale. Il cambiamento fu radicale e per spiegarlo occorre analizzare un insieme variegato e complesso di motivazioni. Il nuovo corso non fu solo il frutto della cooperazione economica tra Stati europei, ma ebbe origine da un ampio progetto politico che attingeva dalla cultura politica della fine del Settecento e si sviluppò attraverso ampie cessioni di sovranità nazionale che gli Stati gestirono insieme attraverso istituzioni comuni.

 

Si parlerà di:



  • Un pensiero lungo due secoli. La necessità di interrompere il contrasto violento tra potenze e Stati europei per permettere uno sviluppo pieno del continente impegna il pensiero politico del vecchio continente a partire dalla fine del Settecento, ma con una intensificazione dopo la Prima guerra mondiale, proprio mentre prendevano forma le grandi dittature europee.

  • Dal confino all’Europa. Il pensiero si trasforma in azione politica durante la riflessione antifascista al confino di Ventotene ed entra nel dibattito sul futuro dell’Italia e dell’Europa dopo la dittatura e la guerra. Nascono riflessioni e proposte diverse dalle quali attingono i partiti per compiere la ricostruzione.

  • L’Europa e il difficile governo di cambiamenti internazionali, economici e sociali. Con la guerra fredda si sviluppa la necessità di costruire un Occidente solido in Europa, che la pressione americana spinge verso una decisa armonizzazione non solo economica, ma anche finalizzata a consentire alle potenze europee di mantenere un ruolo globale.

  • Dal revanscismo alla proposta di un esercito comune. Il cambiamento radicale delle relazioni tra Francia e Germania, che in pochi anni porteranno all’asse franco-tedesco, si basa su un radicale mutamento di azione che, ad un certo punto, era arrivato addirittura a prefigurare la nascita di un esercito comune.

  • Una Comunità che porterà all’Unità europea. Il cambiamento nelle relazioni franco-tedesche era la base del progetto che dette avvio al processo di integrazione, attraverso la firma dei trattati di Parigi, per la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, e di Roma, per la Comunità Economica Europea e l’Euratom.






Relatrice


Giuliana Laschi, docente dell’Università di Bologna, Campus di Forlì, insegna Storia dell’Integrazione Europea e Storia Contemporanea. È Cattedra Jean Monnet ad personam e Presidente del comitato scientifico del Centro di Eccellenza Jean Monnet Punto Europa dell’Università di Bologna. Tra le sue recenti pubblicazioni: L’Europa e gli altri (Il Mulino, 2015); con V. Deplano e A. Pes, Europe between Migrations, Decolonization and Integration (Routledge, 2020); con E. Calandri e S. Paoli, L’Europa adulta (Il Mulino, 2020); Storia dell’integrazione europea (Le Monnier, 2021).

 

Moderatore


Duccio Canestri, Docente e consulente editoriale, Mondadori Education

 

Dal nostro Catalogo

STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA

Giuliana Laschi
Il volume ha l'obiettivo di ricostruire con attenzione e in profondità lo sviluppo della cooperazione e dell'integrazione tra un numero sempre maggiore di stati europei, dalla seconda guerra mondiale ai nostri giorni, sino alla Brexit britannica, mettendo al centro l'Europa contemporanea, la sua crescita, le sue crisi, fino alla più profonda, che l'Unione europea sta attualmente vivendo. Molta rilevanza è dedicata anche agli sviluppi nazionali che hanno influenzato il processo di integrazione e la contestualizzazione internazionale. Riflettendo sui tre livelli nazionale, europeo e internazionale e la loro complessa interazione, questo volume vuole offrire una conoscenza approfondita di come è nata e cosa è diventata l'UE, rispondendo alle principali domande che la metodologia storica utilizza. Questo libro nasce da una pluriennale esperienza di insegnamento della storia dell'integrazione europea e dalle innumerevoli domande poste da studenti italiani e di altre parti dell'Europa e del mondo.
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