Condividere in sicurezza le immagini dei figli...ed evitare lo sharenting

Obiettivi

Quando si parla di tecnologia in famiglia, spesso i riflettori sono puntati sui figli, considerati il problema. Invece sempre più di frequente sono i genitori stessi a non comprendere a pieno i rischi della Rete e sono i primi a esporre immagini dei propri figli online, dal momento della nascita in poi (a volte prima). Tutto quello che un tempo veniva immortalato e custodito gelosamente negli album di famiglia oggi viene condiviso, spesso senza filtri e freni, sulle bacheche dei social network. Un fenomeno che prende il nome di sharenting, neologismo nato dall’unione del verbo “to share” (condividere) e dal termine parenting, che potremmo tradurre liberamente come “fare il genitore”. L’accezione non è positiva, dato che il genitore che si lascia prendere la mano dallo sharenting è quello che tende a condividere troppe informazioni, non rispettando – spesso senza rendersene conto – la privacy dei figli”.

 




Relatore

Gianluigi Bonanomi, giornalista hi-tech e formatore. Dopo la laurea con tesi sulle relazioni on-line nel 2001, ha lavorato per una dozzina d’anni nel settore dell’editoria informatica (soprattutto per Computer Idea). Ha scritto diversi saggi e manuali sulla tecnologia, compresi due libri per genitori: Navigazione familiare e Prontuario per genitori di nativi digitali. Ha lanciato il primo podcast italiano su genitorialità e tecnologia. Attualmente si occupa di formazione sui temi del digitale. E’ autore di Sharenting  per Mondadori Università.

Moderatrice

Valentina Santarpia, giornalista professionista. Laureata in Scienze della comunicazione, ha conseguito un master in giornalismo alla Luiss Guido Carli, è redattrice del Corriere della sera e si occupa di temi legati a scuola, educazione e  apprendimento.

 
Download:
  • Presentazione riassuntiva 1362 Kb