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P. Ovidii Nasonis EPISTULARUM EX PONTO

Liber II

L'esilio opera una profonda e dolorosa frattura nella vicenda biografica di Ovidio, e ciò non è senza conseguenze anche per l'opera poetica. E tutta via la contrapposizione tra il brillante cantore della vita galante nella capitale del mondo e il triste e querulo esule ai confini della barbarie, va considerata con alcune cautele: accanto ai fondamentali dati biografici, infatti, è necessario sottolineare il significato e l'importanza di una precisa intenzione poetica. I primi tre libri delle Epistulae ex Ponto costituiscono una raccolta fortemente unitaria da un punto di vista cronologico: cardine della raccolta, e in particolare del secondo libro, è la data del trionfo di Tiberio sull'Illirico, il 23 ottobre del 12 d.C. Da un punto di vista formale, invece, la novità esteriormente più rilevante delle Epistulae ex Ponto rispetto ai Tristia è l'indicazione esplicita del destinatario e l'evidente intenzione del poeta di dare alla raccolta una fisionomia organica, creando quindi un'unità ben regolata, secondo procedimenti tra i più consueti in poesia ellenistica ed augustea.

Autore/i e indice

Il curatore

Luigi Galasso è professore associato presso la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia.

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    Edizione cartacea

    pp. 490 isbn: 9788800812788

  • Edizione digitale

    pp. 490 isbn: 9788800743082

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