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Unità
1
Introduzione all’informatica
4
Definizione di hardware
Da ciò che è stato detto nella lezione precedente possiamo notare come in un sistema di
elaborazione vi sono due componenti principali: la parte fisica, in grado di svolgere le
funzioni di elaborazione, e la parte logica, in grado di governare la parte fisica e di fare
comunicare la macchina con l’uomo.
La parte fisica prende il nome di hardware, dall’inglese “ferramenta”.
Hardware
è la parte “dura” di un sistema poiché è costituito da componenti di natura elettro-
nica e meccanica (tastiera, video, memoria, stampante ecc.) o comunque, da parti che possono
essere “toccate”.
L’elaboratore
Il sistema di elaborazione, che noi utilizziamo, viene comunemente chia-
mato calcolatore, traduzione dall’inglese
computer
(
figura 1
). Il termine
deriva dal fatto che i primi calcolatori nacquero per “calcolare” ed elabo-
rare dati “numerici”. Nei paesi anglosassoni si parla ancora di “Computer
Science” come disciplina che studia l’uso del calcolatore. Attualmente
l’accento si è spostato sull’elaborazione dei dati, così che attualmente si
usa indifferentemente il termine “elaboratore”, “calcolatore” o “computer”.
Vediamo che cosa permette la distinzione dell’elaboratore da altre “mac-
chine” automatiche normalmente utilizzate. Il calcolatore è una macchina
che opera la trasformazione di dati, è cioè un’apparecchiatura che accetta
dati in ingresso, li elabora secondo una sequenza predefinita di operazioni
(calcoli, scelte) e fornisce risultati sotto forma di dati o di azioni.
L’elaboratore è:
automatico
in quanto, dopo essere stato opportunamente predisposto e avviato, funzio-
na da solo, senza interventi esterni;
elettronico
perché sfrutta largamente la tecnologia elettronica, pur avendo parti mecca-
niche ed elettromeccaniche;
digitale
perché opera su numeri (dal termine inglese
digit
che significa “cifra”) opportunamen-
te codificati, e non su segnali analogici (il termine “analogico” indica il fatto che le informazio-
ni sono rappresentate da segnali continui in analogia al fenomeno fisico che rappresentano).
Tutte le informazioni all’interno dell’elaboratore sono rappresentate come insiemi di bit
(contrazione di BInary digiT), poiché le cifre usate sono quelle binarie (cioè con due soli
possibili stati: “0” e “1”).
Il
bit
è definito come l’unità elementare di informazione che può assumere solo due stati, corri-
spondenti appunto a “0” e “1”.
Per comodità i bit vengono raggruppati in gruppi di 8 e questo insieme prende il nome di
byte
. Nei moderni calcolatori la quantità di informazioni gestite è notevole, dell’ordine di
milioni di byte, per cui risulta inadeguato esprimere tale capacità in semplici byte. Si usano
per questo i multipli del byte.
Per semplicità si utilizzano gli stessi prefissi utilizzati per altre grandezze fisiche quali la
distanza o il peso, facendo però una piccola semplificazione. Poiché i multipli dei byte sono
lezione
2
UNITÀ
1
Hardware
!
!
Digitale significa che si basa sull’uso
di “cifre” (digit in inglese) e non
sull’uso di dita.
figura 1
Un computer di vecchia
generazione
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