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LABORATORI
Laboratorio 3
1. AnALiSi e ConfRonTi
Individuare le analogie e le differenze nelle descrizioni dell’arrivo all’inferno dei personaggi e del loro
primo impatto con il regno ultraterreno
Suddividetevi in piccoli gruppi di ricerca (3/4 persone). Leggete i seguenti testi e procedete poi
a un’analisi e confronto seguendo le strategie suggerite.
Una porta misteriosa
Dante, Inferno III, 1-30
Dante, dopo l’incontro con Virgilio e l’annuncio del viaggio da compiere, si trova davanti alla terribile
iscrizione impressa sulla porta dell’Inferno, di cui cita direttamente le parole in apertura del canto.
Turbato, ma rinfrancato subito dalla sua guida che lo prende per mano, varca quella soglia, entrando
nel mondo infernale che si apre davanti a lui con una babele di suoni.
«Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
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per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
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la somma sapienza e ’l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
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Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate».
Queste parole di colore oscuro
vid’io scritte al sommo d’una porta;
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per ch’io: «Maestro, il senso lor m’è duro».
Ed elli a me, come persona accorta:
«Qui si convien lasciare ogne sospetto;
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ogne viltà convien che qui sia morta.
Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
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c’hanno perduto il ben de l’intelletto».
E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond’io mi confortai,
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mi mise dentro a le segrete cose.
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle,
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per ch’io al cominciar ne lagrimai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
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voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
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come la rena quando turbo spira.
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